|
BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
|
|
|
Tony Scott
Pelham 1-2-3: Ostaggi in metropolitana (The Taking Of Pelham 123)
Drammatico, 108' - U.S.A., Gran Bretagna
2009
Sony Pictures
di
Luca Vassalini
|
|
Corre all’impazzata questa nuova fatica di Tony Scott, e non solo grazie all’estetica frastornante che negli anni ha contraddistinto il modo di pensare cinema del regista forse più facilmente riconducibile alla categoria – talvolta vituperata – degli artigiani. Non che Pelham 123: Ostaggi in metropolitana svicoli dall’assunto stilistico scottiano, tuttavia la qualità sempre innegabile delle scene d’azione, e i circostanziati(!) voli pindarici di montaggio si ancorano con naturalezza al dispiegarsi del dramma.
Forse Brian Helgeland (sceneggiatore di buon livello, ricordiamo Mystic River su tutti, e regista trascurabile, Il Destino di un Cavaliere) dovrebbe cimentarsi in un seminario specifico di scrittura il cui slogan reciterebbe: “Come scrivere un remake dignitoso” alla luce degli ultimi obbrobri partoriti dalla poco creativa Mecca del cinema. Rifacimento dell’inossidabile classico del ’74 dal medesimo titolo originale – The Taking Of Pelham 123 – e a sua volta tratto dal romanzo di Morton Freedgood, la pellicola firmata da Tony Scott brilla per immediatezza e solidità.
Immediato come potrebbe essere un thriller che racconta il tentativo di un ex broker di scucire dieci milioni di dollari in cambio delle vite di alcuni ostaggi, posti sotto sequestro nelle profondità della labirintica underground di New York. Immediato perché il duello a distanza fra il criminale interpretato da un John Travolta convincente e Denzel Washington, addetto smistatore al traffico metropolitano dai trascorsi decisamente opachi, coinvolge con battute al fulmicotone, sottoposto com’è da un conto alla rovescia palpitante.
Solido, sebbene il rischio di eccedere venga sfiorato in molti punti. Eppure il meccanismo (treno?) filmico non deraglia e rientra nei binari quasi subito. Scott ci ricorda con chi abbiamo a che fare sbizzarrendosi negli esaltanti titoli di testa, veramente roboanti; dopodiché si limita a correggere il tiro laddove il consueto modus operandi possa risultare deleterio. Solido infine per come venga rispettato un principio altamente raccomandabile di equidistanza rispetto all’originale. L’ossatura di base e la cadenza stessa degli eventi narrati nella pellicola di Joseph Sargent non cambiano. Sono in realtà i personaggi a subire uno svecchiamento, riadattandosi al clima odierno. Alla bonaria compostezza del tenente della polizia metropolitana incarnata da un Walter Matthau come sempre impagabile, subentra la vivacità di un uomo comune, lacerato da colpe che il film non intende dissipare. E così anche i comprimari si sottopongono ad un lifting necessario, per meglio integrarsi al clima di incertezza che il film assimila direttamente dalla contemporaneità.
Immediatezza e solidità dunque, un’equazione che non intende indossare la veste sacrale del dogma. Interessa al contrario capire come i realizzatori si siano mossi per portare alla luce un thriller, nel suo piccolo, decisamente riuscito e soddisfacendo in pieno – questo almeno è il modesto avviso di chi scrive – coloro che ben ricordano il primo adattamento.
Niente di originale dopotutto, ma se intendete trascorrere una serata piacevole con inseguimenti mozzafiato e un ritmo incredibilmente vertiginoso nel quale lo sbadiglio è bandito, Pelham 123 fa al caso vostro. Non sorprendetevi però nel riscontrare succosi parallelismi e strizzatine d’occhio alla società attuale: l’ultima opera di Tony Scott sfreccia a velocità considerevole, ma non lontano dalla realtà.
VOTO: 3/5
Articolo del
28/09/2009 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|