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Quanti miliardi di storie d’amore vanno avanti giorno dopo giorno, fra alti e bassi nel nostro vasto mondo? Esaminiamone una: quella tra i giovani Tom e Summer a Los Angeles, facendo conto di affacciarci ad essa in momenti scelti casualmente nell’arco dei 500 giorni della sua durata. Vedremmo certamente fasi di felicità degne di un musical, e fasi di depressione nera (anzi, bianco e nera) degne di un film esistenzialista francese; e alla fine della storia, con ineluttabile realismo, ci renderemmo conto che è il Caso a farla da padrone nel regno di Cupido.
Tom, giovane architetto che lavora come creativo per una ditta di biglietti d’auguri (!), crede nel colpo di fulmine e nell’amore predestinato; Summer, neosegretaria nella stessa ditta, molto graziosa senza ostentarlo, è una misteriosa torre d’avorio, che sembra refrattaria a qualsiasi serio impegno amoroso. La loro storia sembrerebbe (a detta di Tom) benedetta dal dio dell’amore, ma mai dalle labbra di Summer esce una qualsiasi parola di certezza, come “fidanzamento”, “storia seria”, o simili…
Da quell’enorme iceberg sommerso che è il cinema indipendente americano, questo gioiellino dell’esordiente Marc Webb emerge per colpirci davvero al cuore, unendo il tema già molto curioso di una storia d’amore dalla dinamica rovesciata rispetto alle aspettative comuni (qui è la donna a non volere impegnarsi), ad un approccio formale e stilistico accattivante (la presentazione randomizzata di segmenti temporali dello svolgersi della vicenda). I protagonisti hanno le facce giuste: memorabile Zooey Deschanel/Summer (figlia di cotanto direttore della fotografia Caleb, nonché frontwoman della band She And Him), che riesce, in virtù della sua bellezza malinconica e lunare, a coinvolgere anche il pubblico nello strazio dell’ingenuo protagonista.
Sebbene il film si muova a tratti di ovvietà nel rappresentare alcuni momenti della storia d’amore (un intermezzo musicale concretizza la gioia di Tom, un cupo film francese in bianco e nero la tristezza, uno split screen tra realtà e aspettative un suo incontro con l’amata), ha la sua pregevolezza più grande nella sua visione stessa dell’amore: la casualità che regna sovrana nel grande fiume delle relazioni può non sembrare affatto consolatoria (cosa che in effetti è), ma per tutti noi, proprio come succede al buon Tom, dopo una Summer ci può sempre essere una Autumn…
VOTO: 4/5
Articolo del
14/12/2009 -
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