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Michael e Peter Spierig
Daybreakers - L’ultimo vampiro (Daybreakers)
Azione, durata 98' - Australia, U.S.A.
2010
Lionsgate, Furst Films, Pictures in Paradise
di
Elisabetta Lanzillotti
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Ethan Hawke è un vampiro, ma non è strano considerato il fatto che, secondo i fratelli Spierig, nel 2019 un virus avrà lasciato la specie umana in via d’estinzione a favore della razza immortale. Come al solito; per lo meno il mondo non finisce nel 2012 allora. Comunque su una cosa i due registi e autori dello script non deludono: saranno i loro vampiri tra i pochi (dopo Blade) a preoccuparsi dell’estinzione del cibo. Allora il protagonista è uno scienziato che cerca una soluzione. Punto. Attaccato all’umanità, non voleva essere immortale, morirebbe per tornare umano, bla bla bla.
Se non fosse per la presenza di Willem Dafoe il film sarebbe un B-movie o quasi. La fotografia non è poi così male, con qualche punto interessante, o comunque vivibile, soprattutto all’inizio. Per il resto Daybreakers è un film scontatissimo e privo di ogni qualsiasi interconnessione logica intrinseca: cioè, non “vuol dir niente” e, soprattutto, è confuso e tristemente banale. Non c’è nemmeno, ancor più tristemente, un qualsivoglia barlume di attrattiva nei succhiasangue degli Spierig: non si può togliere il fascino al vampiro, è un’eresia cinematografica, anche l’orrido conte Orlok risultava più simpatico e charmant di questi vampiri infetti.
Fotografia tra il texano desertico in casolari abbandonati e inizi noir. Anche l'approccio "nero" in questo caso non serve il proposito di creare un film interessante sotto il bombardamento di mostri e vampiri degli ultimi anni; soprattutto vampiri, anche se la produzione ci tiene a precisare che il film è del 2007, quindi precedente la mania Twilight e uscito solo ora per motivi burocratici di budget; il succo non cambia, tanto valeva aspettare che i Cullen andassero in pensione. E True Blood (niente da dire, una perla). E Vampire Diaries. E eccetera: il pubblico e i lettori si staranno stufando dei canini? Se la risposta fosse negativa, ad annoiare rimane la povertà tematica di Daybreakers, intriso (anzi "pucciato" appena) di romanzeschi tentativi eco-sociali vecchiotti perchè già attuali da un pezzo, niente di nuovo sotto la luna. VOTO: 2/5
Articolo del
25/03/2010 -
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