Un buon giorno per EXTRA! Music Magazine che al MEI di Faenza proprio oggi riceverà la Targa Musicletter come miglior sito web per il 2022. E proprio oggi esce il nuovo disco di Ivan Francesco Ballerini arricchito dal primo video estratto che noi vi regaliamo in anteprima assoluta. Si intitola “Racconti di Mare. La via delle Spezie” il terzo lavoro personale del cantautore toscano da oggi disponibile su tutti i canali digitali per Long Digital Playing Srls. L’esordio con “Cavallo Pazzo” nel 2019 - che mira l’attenzione sulla storia dei Nativi Americani - e poi un secondo disco uscito nel 2021 di maggiore impatto emotivo e autobiografico come “Ancora libero” (anche disponibile in preziose release in vinile con tavole dipinte a mano dal padre Romano Ballerini) hanno in qualche modo preparato la sensibilità per questo terzo lavoro davvero maturo e ricco di una sensibilità classica di bella canzone d’autore. In anteprima qui su EXTRA! Music Magazine c’è il video del primo singolo estratto: “Al bar del porto”, un vero racconto di mare, di semplicità e di incontri. In questa bella intervista ampio spazio alla presentazione di tutta la scena…
Un titolo iconico… per te cosa rappresenta la via delle spezie? La via della spezie ha rappresentato per secoli lo stimolo a esplorare altri mondi, altre civiltà, culture diverse... si metteva a rischio la propria vita pur di raggiungere tale scopo. La spinta primaria era ovviamente legata alle preziose materie prime, ricercatissime nei mercati europei. Pepe, cannella, chiodi di garofano, noce moscata... erano pagati letteralmente a peso d'oro. Ma non era, credo, solo la ricerca di ricchezza a spingere questi marinai ad imprese così eccezionali... Erano consapevoli del fatto che, a seconda di come sarebbero andate le cose, avrebbero scritto la storia. Questo ritengo sia il punto cruciale. Rischiare la vita per essere poi ricordati in eterno, per sconfiggere la paura della morte. E non è questo che rende immortale un artista? Questi marinai sono stati i primi pionieri a mettere in atto ciò che oggi definiremmo "mercato o villaggio globale".
Perché il mare? Cosa custodisce, che cosa rappresenta nella sua immensità non aggirabile? Io sono un maremmano, il mare dista pochi chilometri da casa mia, e sicuramente questo aspetto ha contribuito non poco a stimolare la mia penna e la mia immaginazione... ma era già successo nel mio primo lavoro "Cavallo Pazzo" dove si sente molto il legame che ho con la mia terra. Quando ho iniziato a scrivere i primi brani di questo disco, nel 2019, avevo in mente di legare ogni brano al fattore "destino". Infatti il disco che avevo in mente di scrivere avrebbe dovuto portare il titolo di "Incontro al destino". La traccia principale di questo lavoro l’avevo scritta in memoria del famosissimo paracadutista Patrick de Gayardon. Poi mi capitò di leggere una bellissima storia su Vasco da Gama e il mio progetto, che era giunto quasi a termine, è finito “momentaneamente “ nel cassetto, con sommo stupore del mio direttore artistico Alberto Checcacci. A quel punto ho iniziato a scrivere brani che sono legati al mare, alcuni di impronta storica, come il brano “Vasco da Gama”, o dell'incredibile e misterioso “Pêro da Covilhã”, altri dove ho lasciato volare libera la mia fantasia. Voglio evidenziare che per scrivere il testo della canzone dedicata a Pêro da Covilhã mi ci sono voluti 3 mesi, ed ho dovuto acquistare un mappamondo per riuscire a comprendere esattamente ciò che questo personaggio incredibile fosse riuscito a fare. In pochi lo sanno, ma è stato lui ad arrivare per primo in India, compiendo un viaggio al limite dell’incredibile, via mare e via terra, spacciandosi per mercante ed utilizzando le sue doti incredibili di poliglotta. Non tutti i brani legati al mio primo progetto sono andati perduti, alcuni, apportando le dovute correzioni sulla parte letteraria dei testi, sono riuscito a recuperarli, a dimostrazione del fatto che destino e mare sono indissolubilmente legati tra loro.
E poi la storia che torna. Dopo un lavoro come “Ancora libero” che ha avuto un profilo quasi esclusivamente umano, personale e sociale, qui torni a sfogliare le pagine di grandi personaggi della storia. Ce ne parli? Domanda saliente direi. Credo che nonostante io parli di grandi personaggi della storia, anche in questo disco vi sia una grande componente umana. Il mio infatti non vuole essere un disco storico, come si trattasse di un documentario di Piero Angela, ma vuole cogliere spunto, dalle gesta di questi marinai incredibili, per parlare dell'oggi, del quotidiano, rendere personaggi lontani nella storia, attuali. Ho voluto farli rivivere, per stimolare i più giovani ad approfondire certi aspetti che a mio avviso sono sempre attuali. Ieri c'era la spinta a scoprire nuovi mondi, nuove terre inesplorate, oggi c'è quella di scoprire nuovi pianeti, lontani dal nostro. Cambiano le rotte, da una veliero siamo passati ad una astronave... ma la spinta interiore resta sempre la stessa... non trovi?
La maturità impera sovrana in questo lavoro. Sembra quasi si discosti dal resto del percorso. Cos’è cambiato se posso chiederlo? Grazie. Con questa domanda mi viene rivolto un bel complimento. Credo di essere maturato, cresciuto. Leggere e scrivere è un lavoro serio, non si può affrontare alla leggera, e per me scrivere è qualcosa di serio. Cantare mi piace, ma non quanto scrivere... e più si scrive, più si affinano certe qualità.
Oggi “Al bar del porto” è in anteprima qui su EXTRA!. Oggi esce questo disco. Oggi inizia un nuovo percorso. Se ti chiedessi il vero grande rinnovamento e la vera grande rivoluzione di Ivan Francesco Ballerini? Non credo vi sia stato un grande rinnovamento... credo di percorrere in modo coerente un percorso che sento mio. Credo si avverta, ma non ne ho la certezza, uno scarto di maturità in ciò che scrivo e in come lo scrivo. Io ho intrapreso tardi il bellissimo lavoro del cantautore, e come tutti, ho pagato lo scotto del noviziato. Di questo brano, che parla di un marinaio che trascorre raccontando la sua vita, al bar del suo porto, abbiamo voluto girare un video... un film, e sottolineo film, diretto in modo magistrale da Nedo Baglioni che mi segue dai miei esordi. Gli arrangiamenti sono stati curati da Giancarlo Capo e la fisarmonica che crea questa atmosfera magica e nostalgica è quella di Stefano Indino. L'attore che veste i panni di questo marinaio è il bravissimo Roberto Fazioli. Il video è stato girato nella mia maremma, nella bellissima Porto Ercole, sabato 11 giugno, alle 5.30 del mattino, per cogliere il sole nascente. Una emozione che sarà difficile per me dimenticare e che spero sia percepita anche dal pubblico.
Forse qualcuno potrebbe denunciare una mancata ricerca di suoni e di novità in tal senso. Il disco è ancorato come sempre negli stilemi del classico pop d’autore. Eppure io la trovo una grande presa di consapevolezza. Tu che rispondi? Credo che gli strumenti che ho utilizzato per colorare questa tavolozza, questo disco, e sono tanti, siano coerenti con cio' che cerco di esprimere. L'ascoltatore non deve essere distratto da cose esterne... deve concentrarsi sulle parole, sulla storia, cose che ritengo fondamentali. È mia convinzione che la storia che tu vai raccontando non debba essere prevaricata dalla musica. Cerco sempre di fare in modo che siano le parole ad essere protagoniste, questo anche quando si gira un video. Tra l’altro credo che tutti gli strumenti che abbiamo utilizzato, siano in sintonia coi racconti che vado narrando. Sono davvero moltissimi i musicisti che hanno lavorato in questo disco e che colgo l’occasione e il piacere di nominare: Alberto Checcacci che oltre a curare tutti gli arrangiamenti è il direttore artistico, Giancarlo Capo che ha suonato chitarra classica, acustica, basso ed effettuato alcuni cori, Stefano Indino alla fisarmonica, Alessandro Golini alla viola e al violino, Luca Trolli e Alessandro Melani alla batteria, Marco Lazzeri al pianoforte ed organo hammond, Silvio Trotta alla chitarra battente e mandolino, la cantante Lisa Buralli alla voce solista e cori. Si tratta di musicisti di altissimo livello, sia tecnico che umano. Sia chiaro, io non disdegno la musica elettronica e tutto ciò che rappresenta una novità… anzi tutt’altro. Ma deve essere adeguata, a Ivan... al racconto... e credo vi stupirò in futuro in tal senso. Ho scritto recentemente un brano che porta il titolo "e non voltarti per me", scritto per mia figlia Eleonora, che collabora con me dai miei esordi. Sarà un mix tra canzone classica e rap... con una parte del testo scritta da un giovane amico... Tommaso Pani, che mi ha attratto da subito col suo modo di scrivere. Sono davvero curioso davvero molto di vedere cosa ne uscirà fuori.
E non manca il disegno di tavole pittoriche eseguite a mano. Ce ne parli? Vi ricordo che sono figlio di un pittore… Romano Ballerini. Per girare il video sul brano “Vasco Da Gama”, avevo pensato di realizzare un cartone animato. Ma i preventivi per la realizzazione di questo progetto sono risultati davvero proibitivi, specialmente per uno come me che deve sostenere tutto da solo… si parla di cifre intorno ai 15 mila euro. Allora con l’aiuto di una cara amica ho deciso di far realizzare alcune tavole pittoriche che illustrassero coi disegni ciò che il testo racconta. Sono uscite fuori 26 tavole, una più bella dell’altra. Ma il lavoro davvero fantastico lo ha fatto Nedo Baglioni, che con la sua sensibilità, con la sua bravura è riuscito ad animare questi disegni, a dargli vita, come si trattasse di un film… in questo fantastico viaggio in mare
Articolo del
01/10/2022 -
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