Antonello Cresti Fairest Isle - l'epopea dell'electric folk britannico 2010 Aereostella di Antonella Frezza

Com'è facilmente intuibile dal sottotitolo, Fairest Isle è un libro che racconta la genesi, gli sviluppi e la diffusione del folk elettrico di stampo britannico. Ce ne parla uno che di cultura e musica britannica se ne intende, Antonello Cresti infatti è un'istituzione in materia: autore o coautore di quattro saggi, ha pubblicato tre cd musicali, è cofondatore e direttore artistico dell'etichetta discografica Sound Records e ha collaborato con decine di riviste e webzines a carattere musicale.
Le pubblicazioni sull'argomento sono scarse nel nostro paese, si tratta perciò di una vera chicca per gli appassionati di questo genere che seppur di nicchia ha un discreto seguito di ascoltatori.
L'electric folk nasce dalla volontà dei musicisti d'oltremanica di imitare la nuova musica rock di provenienza statunitense che negli anni 50 iniziò a prendere piede in Europa e di tingerla con le sonorità tipiche della tradizione britannica, creando così un prodotto “proprio”, unico e peculiare.
La prima parte del volume è storica, ripercorre l'evoluzione del folk revival dai suoi primissimi passi fino alla sua ascesa a vero e proprio genere musicale a sé stante.
La seconda parte invece è un sorta di piccola enciclopedia che presenta una galleria di tutti gli artisti che in qualche maniera hanno lasciato un'impronta significativa nella storia del folk elettrico: dalle band di culto, famose a livello mondiale e di grande successo commerciale, alle formazioni di seconda linea che comunque hanno mostrato una qualità musicale innegabile, per continuare con i folk singer, gli artisti singoli che hanno espresso il loro valore al di fuori di una band e finire con le compilation.
Ognuna di queste sezioni descrive i caratteri essenziali della musica di questi artisti attraverso i loro album più significativi e lascia immaginare il grande lavoro di recupero e documentazione che sta dietro a una tale quantità e qualità di informazioni.
A chiusura del libro si trovano alcune foto di luoghi della Gran Bretagna legati a band o canzoni e in appendice un ulteriore approfondimento discografico su tre delle formazioni storiche della scena folk e il loro album capolavoro, per finire con una piccola e curiosa sezione dedicata agli strumenti meno “comuni” che tanto caratterizzano il sound dell'electric folk made in UK.
Una guida all'ascolto che non può mancare nella libreria degli amanti del genere.