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Antonio Marangolo, Mirco Marchelli, Luciano Girardengo, Peppe Consolmagno
Marangolo Quartetto Orizzontale (Libro + CD)
2009
Studiottanta\Fortuna Records
di
Valentina Gianfermo
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”Marangolo Quartetto Orizzontale” esce con un libro + disegni + cd, come a voler dare, oltre al piacere musicale, quello degli occhi con i disegni di Mirco Marchelli e della mente con il racconto breve di Sandro Cappelletto coadiuvato dalle foto di Enrico Minasso. Un lavoro di certo sinestetico che esplora a tutto tondo un argomento decisamente inflazionato: l'Africa. La particolarità di questo progetto sinestetico risiede però nella capacità dei vari artisti di dare una visione dell'Africa da un punto di vista più vero, se ci si permette il termine. Non è la solita terra piena di colori, animali esotici e tradizioni sui generis. Quella dipinta in questo lavoro è un'Africa fatta di terra, di toni scuri, un paese che vive senza acqua, senza case vere, senza quelli che nel nostro mondo sono ormai diventate le comodità naturali a cui si ha sempre accesso. Un luogo dove esistono moschee di fango, dove le cose rotte possono sempre essere utili invece che buttate, un luogo fatto di povertà e malattie, un popolo che ha una forza che tutt'oggi può impressionare chiunque decida di andarlo a visitare. Anche nelle sonorità della musica del Quartetto Orizzontale si sente chiaramente un'esplorazione sonora che va al di là della semplice percezione del ritmo tribale tradizionale africano e dei suoi pattern; è decisamente una produzione più intima che va ad esplorare, con strumenti tipicamente occidentali miscelati a percussioni suggestive tipicamente africane, i suoni di un paese così lontano e diverso dal nostro, che ci si apre di fronte in suggestioni che a volte sembrano provenire da un altro tempo. L'esperimento del Quartetto Orizzontale e degli altri artisti che hanno contribuito a questa opera, è pienamente riuscito ed è un piacere poter contemporaneamente ascoltare, leggere e sognare attraverso le fotografie, questa terra brulla che scotta sia la pelle che l'anima. In un mondo dove ormai la percezione artistica è diventata consumo totale e incondizionato, il Quartetto Orizzontale di Marangolo riesce a creare una zona franca, dove ancora c'è la possibilità di assaporare intensamente quello che l'arte vuol dire, cioè esplorazione a 360° di tutto quello che i nostri sensi e le nostre menti, parte conscia e parte inconscia, possono assorbire dalla fruizione dell'opera artistica; e quale luogo migliore dove andare a ricreare questa suggestione se non in quella terra, ombelico del mondo, dove, in mezzo a oggetti contemporanei e frutto del progresso utilizzati nei più svariati modi, tutto mantiene ancora una profonda radice nella verità dell'uomo e nella sua essenza primordiale. Di certo dovrebbero esserci più opere di questo genere per ricordare al mondo che l'arte non è solo intrattenimento, ma piuttosto riflessione e riflesso del sé intimo del mondo e di tutti noi.
Articolo del
09/07/2010 -
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