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Un “pugno” di poesie scritte tra il 1994 e il 1999: questo è ”Adolescenza Anni ‘90”, volumetto edito da Arduino Sacco Editore, prova d’esordio di Antonio Scafidi. Scrittura decisamente non convenzionale, spontanea, che non bada alla metrica e alla forma. Queste poesie-non poesie nascono dalla pancia e dal cuore, è chiaro. Sono pura emozione, immagini semplici, presentate semplicemente al lettore. Poesie prive di titolo, ritratti estemporanei della quotidianità di un adolescente insofferente, disilluso, tuttavia non rassegnato. Un adolescente come tanti e la vita di tutti i giorni, i genitori, il mondo là fuori, l’amore, gli amici, la tv, la politica, le scarpe da ginnastica rotte. Un ragazzo che combatte contro i silenzi, le incomprensioni, le contraddizioni e le risposte vaghe di un mondo che giudica sbagliato e mette per iscritto le proprie sensazioni, per fare ordine, sentirsi vivo e padrone di se stesso. Un ragazzo che osserva e desidera. Vita che pulsa, cervello che funziona, cuore che batte. Istantanee di un universo interiore - che non può e non vuole avere limiti di sorta - pervaso di intenzioni sincere e speranza per un futuro migliore, sempre e comunque. La lettura è sostanzialmente piacevole. Le pagine scorrono rapide. Si riflette. A volte si fatica ad interpretare, ma ci si emoziona, spesso ci si immedesima, si ricorda, respirando aria di Bukowski, Kerouak e Cobain.
Articolo del
09/11/2010 -
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