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Nel luglio del 2009, settanta persone hanno partecipato a un Trekking Musicale sulle Dolomiti di Brenta in Trentino, organizzato all’interno del festival ”I Suoni delle Dolomiti”, assieme al celebre violoncellista Mario Brunello e a Cesare Maestri, personaggio entrato a pieno titolo nella storia dell’alpinismo mondiale. “Il Signor Mario, Bach e i Settanta”, racconto scritto dal torinese Davide Longo – autore prolifico, talentuoso e pluripremiato - e pubblicato da Keller editore, è la narrazione in prima persona di questo evento unico, visto con gli occhi di un bambino, acuto osservatore, intelligente e schietto, curioso e spontaneo. La montagna imponente, pietra grigia, temuta, maestosa, affascinante, da scoprire e da conoscere - grazie alle parole di chi è nato tra quelle vette fredde e mute, ma al contempo materne - mentre ci si lascia sorprendere dalle note di un violoncello lucido ed elegante, custodito in una capsula rossa, come fosse un tesoro. Lasciarsi andare, aprendosi alla musica che risuona ora come la voce di qualcuno che parla dentro un canalone di pietra, ora aguzza e dura come i sassi, ora dolce come i prati su cui ci si stende a riposare dopo tanto camminare, mano nella mano con la mamma. Una mamma con la testa tra le nuvole, buffa, perennemente in ritardo e terribilmente disordinata, ma buona, da amare come solo un figlio sa fare, da proteggere, capire e giustificare, sorridendo ma anche arricciando un poco il naso… E poi riprendere il cammino, osservare il cielo, il più grande mai visto prima, che quello sopra il balcone di casa in confronto è un tovagliolo e quello sopra casa dei nonni appena un foglietto. Pensare ai nonni, ai loro battibecchi e alla loro tenerezza. Pensare anche a papà, alla sua nuova compagna e alla sorellina appena nata. Pensare alla scuola, alla maestra, agli amici. Pensare a tutte le persone a cui raccontare questa magica avventura. Rifocillarsi in uno dei tanti rifugi accoglienti, in cui scaldarsi, riempirsi la pancia di buon cibo, il cuore di calore umano e non lamentarsi troppo per le stanze condivise con i compagni di trekking o la doccia fredda che funziona a gettoni. Imparare tante cose nuove sulla natura, sulle persone e su se stessi. Crescere un po’. Un libro delicato che, grazie al tema interessante, al linguaggio e ai pensieri spontanei del protagonista, cattura l’attenzione pagina dopo pagina, fa sorridere e pensare, tocca il cuore e stimola la curiosità del lettore, regalandogli una lettura piacevole, da ricordare.
Articolo del
24/11/2010 -
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