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Se siete fan di Frank Sinatra conoscerete probabilmente già questo libro e lo avrete divorato in un paio di giorni, cercando tra le sue pagine qualche informazione su uno dei miti dei nostri tempi. Sto parlando di una recente pubblicazione, realizzata da George Jacobs, che per anni (per la precisione dal 1953 al 1968) è stato al fianco di The Voice, in veste di autista, tuttofare, amico e, in alcuni casi, testimone di una vita incredibile. Dalle pagine del libro emerge tutto l’affetto che George, afro-americano e quindi snobbato dalla maggior parte delle persone della sua epoca, nutriva per Sinatra. Jacobs dimostra tutta la sua ammirazione e la sua gratitudine nei confronti di Frank, soprattutto perché proprio Sinatra, conosciuto per il suo temperamento a volte brusco, ha sempre dimostrato molto rispetto per il suo aiutante. George racconta la sua esperienza di vita accanto a Sinatra: parla della carriere altalenante sia come cantante, sia come attore, dei rapporti con i gangster e con i politici, tra i quali spicca il nome dei Kennedy, di cui si racconta in modo impietoso le gesta nascoste dietro la facciata così perbene. Ma soprattutto, Mr. S racconta delle innumerevoli storie d’amore di Frank Sinatra, o meglio della ricerca di un vero amore, forse mai del tutto trovato. Jacobs racconta di Nancy, la prima moglie di Sinatra, dalla quale aveva avuto tre figli di cui, però, ebbe sempre poco tempo di occuparsi. Tra le pagine del libro si hanno informazioni in merito alla tormentata relazione con Ava Gardner, la donna che Sinatra amò più di tutte le altre, tanto che ne era quasi ossessionato al punto che, dopo il loro divorzio, tentò in ogni modo possibile di riconquistarla, inseguendola anche per tutto il mondo, senza però riuscire mai nel suo intento. Vengono citate moltissime stelle e stelline di Hollywood, tra cui forse la più nota è Marilyn Monroe, che qui è raccontata in tutta la sua fragilità e infelicità. Si parla anche del controverso matrimonio con Mia Farrow, allora giovanissima e quanto più lontana da quello di cui Frank Sinatra aveva bisogno e desiderava. Un’unione che era destinata a fallire senza ombra di dubbio, e non solo per il gap generazionale tra i due, ma anche per la lontananza incredibile delle loro vedute e prospettive. Leggendo le pagine di questo libro, sembra davvero di vedere la vita di un grande personaggio come se fosse proprio lì accanto, sotto i nostri occhi. Ci si accorge subito, però, che la vita di una star può essere molto lontana da quello che ci immaginiamo. Jacobs traccia, infatti, il ritratti di un uomo che, nonostante fosse sempre circondato da donne e da mille persone, era incredibilmente insicuro e solo. Un uomo incredibilmente prevenuto contro qualsiasi forma di novità che potesse minare i suoi punti fermi. Un uomo che amava la vita tanto quanto odiava le droghe e la slealtà. Un uomo generoso, pronto a farsi in quattro per gli amici che avevano bisogno di lui, ma anche capace di serbare rancore per una vita intera, se subiva quello che, a volte solo secondo il suo metro personale, era un torto enorme. Proprio questa è la sorte toccata a George, cacciato via dalla “corte” di The Voice perché colpevole di aver ballato con Mia Farrow in un bar in un momento di particolare tensione tra Mia e Sinatra. Frank, infatti, giudicò quel ballo come una offesa personale, un affronto gigantesco e imperdonabile. Un errore tanto grave da rendere invisibili tutti gli anni di servizio prestati da George. Mr. S è insomma un libro che spinge a pensare bene alle apparenze e alla realtà delle cose. E, soprattutto, a quello che conta davvero, al di là della fama e del successo.
Articolo del
24/11/2003 -
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