Mauro Giammetti Musical Box – Le canzoni dei Genesis dalla A alla Z 2010 Arcana di Claudio Biffi

Trovarmi di fronte al “tomo” di Mauro Giammetti mi incute un po' di timore ma riempie i miei pensieri di ricordi belli e di interminabili pomeriggi passati ad ascoltare i vinili di un gruppo che io considero il mio preferito del periodo liceale. Devo essere sincero, provo un senso di invidia ma anche di ammirazione nel far passare le 450 pagine che compongono quest'opera che raccoglie l'intera produzione ufficiale dei Genesis compresi i brani scartati, finiti poi anche nei progetti dei singoli solisti, quelli per le compilation e addirittura le canzoni provate nelle sessioni live ma mai incise.

Questa mini enciclopedia dal titolo che è un po' il copyright della band "Musical Box" è a tutti gli effetti una vera “scatola magica” da cui escono molti dei segreti di tutta una carriera vissuta intensamente.
La scelta dell'autore è di sviluppare rigorosamente in ordine alfabetico l'analisi delle canzoni permettendoci di viaggiare attraverso i quarant'anni della vita del gruppo e dei singoli protagonisti, analizzando nei dettagli gli schemi musicali delle canzoni e proponendo stralci dei testi come in un libro di letteratura, affiancando l'originale in inglese con la traduzione in italiano.
Ma questo non deve spaventarvi perchè non ci troviamo di fronte ad un ostico testo scolastico, anzi ogni scheda ci permette di entrare nella storia di come è nato ogni brano, di come è stato utilizzato nei concerti, di come a volte è stato destrutturato e riproposto sotto nuove vesti oppure di come ha rischiato di non vedere mai la luce.
E' l'intimo dei Genesis che viene svelato attraverso le loro canzoni, è l'anima di tutti i protagonisti che a vario titolo hanno costruito la storia della band e che si schiude attraverso le parole e i racconti dell'autore con aneddoti in gran parte sconosciuti ai più.
Il libro di Giammetti è a tutti gli effetti un testo per “universitari” della materia Genesis, ed è forse questo lo scoglio più arduo da superare per chi non ha un minimo di basi cognitive della band, assieme all'aspetto grafico che rischia di appesantirne la lettura. Ma qui non stiamo parlando di un romanzo, anzi la scelta di mettere in fila alfabetica le canzoni ci permette di scegliere ogni volta quella che realmente ci interessa magari riascoltandola durante la lettura.
Quello che mi affascina di più nel leggere questo immane lavoro è come finalmente mi vengano svelati molti dei dubbi rimasti in sospeso negli anni e delle domande che mi ero posto nel conoscere le loro canzoni, perchè i “concept” album dei Genesis bisognava conoscerli e non bastava un solo ascolto.
Il resoconto degli estratti delle interviste fatte dall'autore ai componenti della band inoltre rivela il reale ruolo dei singoli protagonisti e il perchè erano state affrontate determinate tematiche nella creazione musicale e nella lirica dei testi, e in effetti dopo qualche decennio sto rivalutando i periodi della loro carriera che personalmente non ho mai condiviso, tanto era stato forte per me il dispiacere quando ci fu la separazione di Peter Gabriel dalla band.

La conferma di come Giammetti abbia colto la giusta idea nel comporre questa mini enciclopedia la troviamo stampata nella quarta di copertina ed è lo stesso Gabriel con le sue parole a stigmatizzarla: “Ci siamo sempre considerati, prima di ogni altra cosa, una cooperativa di compositori. Per noi le canzoni sono la cosa più importante dei Genesis”.
E chi può dargli torto?