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Se volete andare alle radici della nascita dell’Hard Rock femminile, se avete desiderio di percorrere a ritroso le tappe fondamentali di un fenomeno che ha poi creato tutta una serie di epigoni, non sempre di uguale valore, allora viene caldamente consigliata la lettura di questo Neon Angel, un libro fantastico, di oltre trecento pagine, che contiene la biografia di Cherie Currie, la vocalist delle Runaways, gruppo formato soltanto da ragazze infarcite di rock’n’roll e che iniziò la sua stagione musicale a Los Angeles nel 1975.
Di questa rock band aggressiva e piacevolmente sgraziata, facevano parte nomi che poi diventarono ancora più famosi, grazie ad una brillante carriera solista. E ci riferiamo a Joan Jett e a Lita Ford, che si imposero all’attenzione di tutti nei primi anni Ottanta. All’inizio le Runaways furono accolte con una certa diffidenza, anche perché Cherie, Lita e Joan non erano sicuramente molto preparate su un piano musicale. Comunque il loro rock’n’roll quanto mai diretto, ispirato agli Aerosmith, e la loro personalità effervescente portarono una ventata di aria nuova sulla scena del rock internazionale che da una parte già strizzava l’occhio a l’heavy metal e dall’altra prestava orecchio ai primi vagiti del punk. Con il passare del tempo l’importanza delle Runaways venne riconsiderata e album come Queens Of Noise e Live In Japan sono ritenuti fondamentali per la storia del Rock. Neon Angel - Memorie di una Runaway scritto a quattro mani da Cherie Currie e da Tony O’Neill, esce in concomitanza con un film che racconta la storia delle Runaways, ma forse si lascia preferire per l’accuratezza e la quantità di episodi e di dettagli raccontati da Cherie, che lascia filtrare attraverso i suoi ricordi l’atmosfera incandescente, libera e spericolata di quegli anni. Il gruppo, composto anche da Joan Jett, Lita Ford, Sandy West e Jackie Fox, arrivò all’apice della sua carriera con i suoi primi tre album. Dopo di allora Cherie lasciò la band per proseguire da sola e per dedicarsi anche al cinema. Purtroppo l’abuso di droghe frenò la sua ascesa e anche il suo futuro di attrice. Adesso si è ripresa, si esibisce di rado e si dedica più intensamente alla sua attività di chainsaw artist, in pratica realizza sculture con il ricorso ad una motosega! Il libro racconta la vita di Cherie prima, durante e dopo la sua avventura con le Runaways e approfondisce i contenuti della prima edizione di questo stesso libro, uscita nel 1989. Si viene a scoprire che sua madre l’ha abbandonata da piccola, per trasferirsi in Indonesia e che è stata violentata dal fidanzato della sorella quando era solo un’adolescente. Non si tratte di esperienze facili da raccontare, non si può mettere mano a tutto questo senza soffrire, ma Cherie affronta tutto con coraggio, e con una maggiore consapevolezza rispetto alla prima edizione. Il libro può contare su una nuova introduzione, scritta dalla sua band-mate di allora, Joan Jett che getta nuova luce sul momento successivo a quando Cherie lasciò le Runaways. Un chiarimento quindi, per quanto inutile e tardivo, fra quelle che erano le prime donne del gruppo a quei tempi.
Le Runaways erano prodotte da Kim Fowley che le costringeva a tour interminabili e che – più che incitarle a dare il meglio - le maltrattava un po’ troppo, secondo i ricordi di Cherie. La mancanza di momenti di pausa, la stanchezza, alcune frizioni interne e la droga, misero fine alla prima stagione delle Runaways, malgrado la tristezza che inevitabilmente seguì. Cherie non riusciva più ad ascoltare un disco della sua ex band. Se lo era imposto, anche se controvoglia. Adesso, dopo tanto tempo, Joan Jett e Cherie Currie si sono finalmente ritrovate e infatti hanno collaborato alla stesura di questa nuova edizione di un libro che è insieme dissennato, disperato e divertente, pieno di adrenalina e di hard rock fulminante!
Articolo del
21/01/2011 -
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