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Gerardo Magliacano – laureato in Estetica della musica con una tesi sulla Dodecafonia, un passato da musicista in varie tribute band, scrittore e professore di Storia e Letteratura – è l’autore di ”Vasco l’ultimo poeta male-detto”, un saggio interessante e di straordinaria compiutezza, definito dall’autore stesso ”la non biografia di Vasco Rossi. Una biografia - afferma Magliacano - in quanto tale, prevede un racconto, dettagliato o meno, romanzato o meno, delle vicende umane e mondane di un personaggio, ma questo libro ha tutto un altro taglio. Chiunque si accosti a un testo di e su Vasco, non può che essere edotto sulla sua vita da poterla, egli stesso, narrare”. Questo testo nasce con l’intento di mostrare di quanta letteratura, filosofia, e, in generale, di quanta cultura sia depositaria l’opera di Vasco Rossi, analizzandola in maniera accurata e obiettiva. Una filosofia che si fonde sull’esser-qui-ora, sulla capacità di tradurre in versi i pensieri, i sentimenti, i dubbi, le insicurezze, le passioni e le pulsioni, i contrasti profondi dell’uomo, con tutte le debolezze e la genialità, proprio come i poeti maledetti francesi, che la dicitura male-detto richiama. La scrittura semplicistica, volutamente popolare del Blasco ha la complessità della semplicità: con un vocabolario accessibile a tutti, ha cantato il narrabile e il suo contrario. Eccessivo a tratti, genuino, poeta male-detto, ovvero detto-male, in quanto sovente di fronte alle sue liriche ci si ferma in superficie senza sprofondare nell’intimo del suo messaggio. Vasco, che unisce e divide, che si odia o si ama. Vasco che appare spesso poco impegnato, frivolo, leggero, che gioca in bilico sul ”per-verso, togliendo i veli alla costumanza comune, per provocare o scandalizzare”. Vasco esautorato dai benpensanti borghesi, qualificato come cattivo esempio per le nuove generazioni. Vasco adorato, compreso, giustificato e imitato dai fans. Vasco, uomo imperfetto e artista, capace di arrivare dritto al cuore della gente, abbattendo barriere stilistiche e formali. Lettura consigliata a tutti gli ammiratori e ai simpatizzanti di Vasco Rossi, ma anche ai denigratori, i quali potrebbero, forse, cambiare idea. Indubbiamente un testo gustoso, ricco di informazioni, aneddoti, considerazioni, parafrasi dei testi, citazioni colte, spunti di riflessione importanti. Una gustosa panoramica sulle canzoni ma, di conseguenza, anche sulla vita della rockstar di Zocca. ”In fondo, il mondo altro non è che l’officina dell’Arte e l’umanità il suo strumento”.
Articolo del
18/03/2011 -
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