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Esce in questi giorni "U2", il libro di Loris Cantarelli (Editori Riuniti - 9,50 €) che, come si può facilmente intuire dal titolo, ripercorre in modo netto e conciso, la storia della band irlandese. Il libro è diviso in cinque sezioni, tutte ben curate e ricche di dettagli e curiosità significative. La prima parte, "La storia", è a sua volta suddivisa in sotto sessioni che ripercorrono le tappe fondamentali del percorso degli U2, dagli esordi fino alle apparizioni più recenti. Si prosegue con "Un autoritratto", quattro pagine con sedici frasi salienti pronunciate dai vari membri della band nel corso della loro carriera (con un netto predominio da parte di Bono, autore di 13 delle frasi - non a caso è noto per essere particolarmente loquace!). Subito dopo, troviamo la sezione più corposa e interessante: "La musica: discografia ufficiale", in cui Cantarelli traccia dei rapidi quadri d’insieme delle produzioni musicali degli U2, dall’EP Three pubblicato nel 1979, fino al Best of 1990-2000. Per ogni canzone, sono spese poche parole che ne delineano gli aspetti fondamentali e, qua e là, regalano qualche curiosità, oltre a fare riferimenti a come le tracce sono nate, a chi sono dedicate e da chi sono state influenzate ed ispirate. Per completare il quadro della vasta ed incredibilmente varia produzione degli U2, ecco la sezioni "La musica: appendice", in cui vengono elencate le uscite discografiche esterne agli album ufficiali della band. In particolare, si trovano le analisi delle prime uscite come singoli, oltre alle B-sides e alle cover realizzate dagli U2. La sezione contiene, inoltre, una parte dedicata alle collaborazioni dal gruppo e alle partecipazioni nei lavori di altri artisti, da Robbie Robertson al tributo ai Ramones. È poi riportato l’elenco dei video musicali che gli U2 hanno realizzato, con i riferimenti relativi alle location scelte per le riprese e ai registi. Segue la Videografia ufficiale, vale a dire l’elenco delle VHS e dei DVD relativi alla band. Da ultimo si trovano le Partecipazioni video: una lista di 9 tra VHS e DVD in cui sono contenute anche le performance degli U2. L’album si conclude con "Gli eredi", una riflessione sul segno lasciato dagli U2 sulla musica contemporanea. Questa sezione non vuole cercare la band che più si avvicina al sound dei quattro irlandesi, ma piuttosto sembra voler indicare gli artisti che hanno raccolto lo spirito degli U2, nel senso di affinità per intenti e per l’energia messa nei processi creativi. Proprio per questi motivi, sono citati artisti molto diversi tra loro, come Radiohead, Cranberris, Corrs e Ash. Interessante l’elenco delle cover e delle campionature delle canzoni della band irlandese realizzate da artisti di mezzo mondo: uno spaccato che permette di toccare con mano quanto la band abbia influenzato la scena mondiale. Verso la conclusione del libro, vengono citate alcune delle cover band italiane degli U2: si tratta di formazioni che si esibiscono unicamente suonando cover del gruppo. Nel libro ne vengono nominate circa venti di quelle più note, ma sia in Italia, che negli altri Paesi ne esistono davvero tantissime. L’ultima nota relativa alla musica è l’accenno a dieci tribute album realizzati in onore degli U2 da band di varie nazionalità. “U2” fa parte della collana denominata Legends e realizzata per tracciare concise monografie sugli artisti più importanti degli ultimi tempi, tra cui ci sono anche Queen, Door, Bruce Springsteen, Elvis, Miles Davis e tantissimi altri. È un libro interessante, che sicuramente verrà apprezzato per la sua nitidezza e concisione dai fan del gruppo, sempre alla ricerca di dettagli e curiosità relativi alla musica di una delle band più solide e longeve nella storia del rock.
Articolo del
12/12/2003 -
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