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Il 24 maggio 2011 Mr. Bob Dylan ha compiuto 70 anni. Per celebrarli nel modo adeguato e dovuto, Matteo Guarnaccia, autore lo scorso anno di Re Nudo Pop & altri festival - Il Sogno di Woodstock in Italia 1968-1976, la bella monografia vincitrice del Premio “Note di Carta” come miglior libro musicale lo scorso anno, torna a quello che sa fare meglio: l’artista figurativo. E sfodera una celebrazione del menestrello di Duluth visionaria e acida come un testo di Blonde On Blonde e come la controcultura Sixties che da Dylan ha avuto impulso. Come i Beatles che Dylan credeva già usi far uso di, e a cui offrì i primi joint mentespansivi al Del Monico Hotel di New York il 28 agosto 1964, episodio giustamente celebrato con una tavola lisergica nel volume. Come ricorda giustamente Riccardo Bertoncelli nella prefazione, giudiziosamente trascritta a mano da Guarnaccia, in modo da farla diventare illustrazione essa stessa. Episodi salienti del periodo d’oro di Dylan, ovvero 1958-1966, quell’epopea, prima del misterioso incidente motociclistico del 29 luglio 1966, che trasformò un timido ammiratore di Buddy Holly e Woody Guthrie in un’icona di stile e in trend leader della psychedelic way of life.
Guarnaccia trova il sistema migliore per illustrare quell’epoca: rispettarne lo spirito ludico e giocosamente sperimentatore. Le tavole d’artista di Guarnaccia passano quindi in rassegna episodi, luoghi, incontri salienti della vota del primo Dylan trasformandoli in taglia e incolla di quelli dedicati all’infanzia: ecco quindi il guardaroba dylaniano, il gioco dell’oca di Dylan, il caleidoscopio del cantore di Mr. Tamburino, tra le altre cose. Ma poi ci sono le Bob Girls, la banda (in stile Sgt. Pepper) dei cinque maggiori ispiratori del menestrello elettrico.
Certo, dati i 36,90 € di prezzo di copertina, il consiglio è di armarsi di fotocopiatrice prima di mettere le mani alle forbici. Ma il prezzo è giustificato, dato che l’opera ha un valore artistico di per sé, con il bel tratto di Guarnaccia a metà fra i personaggi Robert Crumb e la pulizia di Walt Disney. Un libro certo non fondamentale, ma una sfiziosa chicca d’assenzio da sfogliare ogni tanto per assaporare il gusto di anni perduto. Ecco: una madeleine visuale psicoattiva. Per chi può.
Articolo del
21/06/2011 -
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