Paolo Vites Un sentiero verso le stelle. Sulla strada con Bob Dylan 2011 Pacini Editore di Chiara Felice

“Un sentiero verso le stelle. Sulla strada con Bob Dylan” non è l'ennesimo libro su Dylan, è un gesto d'amore verso His Bobness da parte del fan Paolo Vites, dylaniano fino al midollo. Che poi questo fan sia anche un autorevole critico musicale, nonché l'autore dell'esaustivo Bob Dylan 1962-2002. 40 anni di canzoni assume quasi un'importanza secondaria.

La bellezza di questo diario – perché di diario si tratta - risiede nel fascino che avvolge le molteplici storie che lo compongono; storie che coprono un arco temporale molto vasto (praticamente tutto il Never Ending Tour), si parte dal tour del 1984 per arrivare a quello del 2009. Ogni concerto - dal più memorabile come quello al Madison Square Garden del 2001 al più imbarazzante – diventa lo spunto per raccontare se stesso attraverso la musica, ed ecco che il concerto di Dylan diventa lo sfondo (e il sottofondo) ideale per digressioni più o meno filosofiche.
Un sentiero verso le stelle è il diario di un fan che ha avuto dalla sua la fortuna di poter assistere a decine e decine di concerti del cantautore, sia in Italia che all'estero (Londra, Zurigo, Montreux, Dublino, New York...) e che molto probabilmente da tempo covava il “sogno” di poter scrivere una raccolta di storie incentrate sui molteplici concerti di un artista diventato quasi (ma il “quasi” lo si potrebbe anche togliere) la sua ossessione.
Al “Vites-fan” si affianca comunque il “Vites-critico musicale” che puntualmente riporta il voto di ogni performance, oltre che la scaletta e le diverse formazioni che si sono alternate al fianco del cantautore di Duluth.
Oltre ai racconti di Vites si possono trovare interventi di Eric Andersen, Steve Wynn e Elliott Murphy; contributi che chiudono una serie di storie che in molti avrebbero voluto vivere.

Una lettura accattivante per chi ha avuto la fortuna di vivere esperienze indimenticabili, ma anche – e soprattutto – per chi quelle esperienze le ha mancate e adesso si ritrova aggrappato alle pagine di un libro per potersi immaginare come sia stato.