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Ci sono luoghi al mondo che non tutti conoscono, ma che hanno fatto sognare intere generazioni di ragazze pazze della musica e dei musicisti. Ero poco più che una teenager, vivevo a Napoli e divoravo già musica in quantità da bulimica, quando pensavo e sognavo di andare a vivere un giorno a Los Angeles e più precisamente a Laurel Canyon, il regno dei musicisti! Situato in posto strategico, Laurel, venendo da West Hollywood, è la strada che si trova subito dopo il Sunset Boulevard. E finisce su in cima quando inizia Muholland Drive. Tanto quanto il Sunset Strip lo era per l’industria musicale e per il “farsi vedere in giro con…..” , Laurel Canyon era “il luogo, l’area dove hanno vissuto e vivono ancora tutte le più grandi star della musica”.
Lì vi erano le case (vecchie capanne di legno abbandonate all’inizio e subito dopo ristrutturate) dei vari geni della musica a cavallo tra gli anni ’60/’70, ma anche dei personaggi più strambi della città. In quel canyon accadeva veramente di tutto: le più importanti canzoni e successi planetari sono nate in quelle case/studio di artisti quali: Joni Mitchell (appena arrivata dal Canada, si autodefiniva una lady of the canyon), The Byrds, Crosby Stills And Nash, Mama Cass dei Mamas & Papas, John Mayall, Jackson Browne, Neil Young, The Flying Burrito Brothers, Jim Morrison, Janis Joplin, Alice Cooper, ed ovviamente il re di Laurel, colui che fu uno dei primi a scoprirla nel 1966, Frank Zappa. La sua prima casa (la quale era appartenuta all’eroe del cinema muto, Tom Mix) fu una delle prime comuni; le sue groupie, la moglie, i figli, musicisti , amiche, amici, amanti, tutto è passato dentro quelle mura. E non solo nella sua. Vivere in quella zona di L.A. divenne ben presto “un modo di essere”, ed io ogni volta che ci torno non vado mai via dalla città se prima non ho cenato a casa di qualche amico musicista o semplicemente preso qualcosa da mangiare nell’unico store che c’è in zona. Il Country Store dall’esterno sembra un disegno della Summer of Love del ’67. Ci sono ancora fiori disegnati sulle mura di cemento che danno sulla strada. Laurel Canyon stava e sta alla musica come Beverly Hills sta al cinema ed ad Hollywood. E a proposito della citata mecca del cinema, qualche anno fa è anche uscito un film intitolato appunto Laurel Canyon di Lisa Cholodenko (oggi famosa dopo il successo planetario del bellissimo I ragazzi stanno bene con Julienne Moore ed Annette Bening), con Frances McDormand nei panni di una potente ma ancora hippie producer musicale.
Circa tre anni fa è uscito questo libro molto piacevole ed interessante (al momento lo si può trovare solo in inglese), di Michael Walker, Laurel Canyon: The Inside Story Of Rock and Roll’s Legendary Neighborhood. Ovviamente, Walker è uno degli abitanti del canyon, di cui descrive dettagliatamente tutto con grande ironia ed anche senso critico, dalla nascita della zona più hot e cool della città per un musicista, fino al suo (dice lui... boh) declino avvenuto nei primi anni ’80. In effetti quando arrivò nei mid ’70 Hotel California e i fiumi di cocaina, lo spirito non fu più lo stesso. Ed infatti i festini si facevano a porte chiuse, erano molto esclusivi e cominciava a girare anche la security oltre che limousine e Rolls Royce. Dice Walker: "Potete solo immaginare la security ai bei tempi in cui accadevano sfrenatezze sessuali e scoperta delle nudità ai tempi di Vito e sua moglie Szoue o di quel pazzo genialoide di Karl Franzoni?” Questi erano all’epoca di quel nuovo rinascimento artistico, sociale e musicale, i veri pionieri e rivoluzionari della libertà di pensiero e sessuale. “Ma si sa" - dice ancora lo scrittore - "tutto ha un inizio ed una fine. Sono i fenomeni dell’impermanenza”. Sembra quasi un monaco buddista mentre dichiara queste verità. Ci sono alcuni personaggi che rinnegano la bellezza e il grande senso di libertà che si respirava in quel luogo, come la vedova Zappa, Gail, che ha più volte dichiarato: "...era una totale insanità vivere in quel modo. Sono contenta che le cose siano cambiate”. Ma nonostante tutto la signora oggi vive ancora lì. Ci sono invece muse del Rock o ex groupie storiche come Pamela Des Barres, che addirittura ha voluto celebrare il proprio matrimonio con Michael Des Barres, in una di quelle residenze! Ovviamente ci sono anche tanti aneddoti divertenti intorno a Laurel Canyon ed uno di questi riguarda proprio il mitico Jim Morrison e Pamela Des Barres nel pieno della sua “carriera di groupie più famosa del mondo”. Sembra infatti che un pomeriggio, dopo aver passato tutto il tempo a farsi di acidi, canne e tanto sesso, lui sia tornato a casa dalla sua amata Pamela Coulson, la quale quando vide la bellissima Des Barres, cominciò ad urlare come posseduta dal diavolo contro di lei e Morrison e a tirare giù per la strada ogni tipo di oggetto possibile ed immaginabile. Fu la fine del loro platonico flirt, ovviamente. Jim tornò e rimase con la coda tra le gambe con la sua “eterna fidanzata” rossa di pelo.
Forse Laurel Canyon non è più la stessa di un tempo, eppure tra quelle case, in mezzo a quel bosco urbano, di una delle città più moderne al mondo (anche in senso architettonico) in fondo si respira ancora quel qualcosa che di magnifico è accaduto e che in qualche modo ha cambiato per sempre in generale la concezione di vita degli artisti.
Articolo del
26/10/2011 -
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