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Jake Brown
Rick Rubin. In studio con il più influente produttore degli ultimi trent’anni
2011
Tsunami Edizioni
di
Giuseppe Celano
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Sin dalle prime righe della biografia su Rick Rubin appare chiaro che il produttore adora gli Ac/Dc. Cosa c’entra questo con i libro? Praticamente tutto, perche la band dei fratelli Young marchierà a fuoco la sua adolescenza fornendogli quell’imprinting che ritroveremo spesso nei suoi lavori. Rick nel passato ha scovato stelle nascenti dell’hip hop più estremo fondendole con band diametralmente opposte. Oggi, che è considerato il più grande produttore dell’ultimo trentennio, è totalmente immerso nella produzione di giganti del mondo rock usando la filosofia, valida ancora oggi, del ‘less is more’. La legge della sottrazione per cui se hai un’idea che funziona anche quando viene ripulita dai fronzoli è lo zenith del suo pensiero.
Descritto come una persona quantomeno curiosa, Rubin sembra essere capace di mettere a suo agio tutte le band con cui ha avuto a che fare. Il barbuto guru della produzione, fondatore della Def Jam insieme al suo socio Russell Simmons, vanta collaborazioni con Run Dmc, Beastie Boys per l’infernale Licensed To Ill, irrobustito da iniezioni zeppeliniane e incesti sabbathiani. Rick è uno schiacciasassi, la sua voglia di osare lo porterà a lavorare con i Public Enemy fino ad arrivare a Hollywood per Less Than Zero. La sua vera scalata al mondo del rock inizia dall’incontro con i Cult dei quali rivoluzionerà il sound, rendendolo simile a un carro armato inarrestabile. Il suo amore per la musica è inarrestabile e veloce come la prima sbornia, ma senza mai perdere il controllo su tutta la sua produzione. La sua determinazione trascinerà fuori dall’anonimato band come Slayer e Danzig rendendole immortali. Ormai mitiche sono le sue collaborazioni con Johnny Cash, l’ostico Neil Diamond o i System Of A Down. La sua nuova sfida è con i Black Sabbath assieme ai quali registrerà un disco dopo ben 33 anni di inattività discografica. Niente e nessuno sembra poter fermare la brama di quest’uomo venuto fuori dal nulla e asceso a pilastro della produzione in pochi anni. Dietro un grande disco c’è sempre, o quasi, un grande produttore. Rubin è un uomo dall’occhio lungo e dall’orecchio teso in direzioni che solo alcuni geni possono intuire con tanta lungimiranza.
Questa intrusione nella sua vita, narrata da Jake Brown, fotografa i momenti più importanti, dentro e fuori la cabina di regia, della sua impressionante carriera. Gli approfondimenti sulla lavorazione dei dischi, le testimonianze dirette dei vari musicisti rendono questo libro un piccolo tesoro. Rick è ormai un’istituzione di quelle che non si vogliono distruggere, che merita un rispetto profondo e il timore reverenziale che si prova di fronte ai miti.
Articolo del
02/12/2011 -
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