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Dalla collana “Dieci” di Laurana ci si aspettano libri che siano passatempi divertenti e semmai sorprende la presenza di spunti originali, come nell’uscita precedente, a firma di Simone Marcuzzi. Questo 10 modi per diventare un mito (e fare un sacco di soldi) di Michele Monina rientra invece a pieno titolo nella regola. Se fosse estate, direi che un libro da ombrellone. È inverno: il suo utilizzo pensatelo voi.
Monina non si discosta dalla sua regola aurea: scrivere libri per chi di solito non li legge (e questo è un merito, sia chiaro). È difatti il biografo delle star e solo le sue biografie di Vasco Rossi (quattro, per quattro editori diversi) hanno venduto la bellezza di 350.000 copie. Nel complesso dei suoi 39 libri pubblicati finora Monina ha venduto molto di più: 600.000 copie. Dato che Monina si occupa quasi solo di musica, di questo si occupa anche il suo quarantesimo volume (soffiare sulle candeline!): che, senza prendersi sul serio, insegna come diventare delle rockstar in dieci regole d’oro. Aneddoti a profusione, ma nessuno davvero sfizioso per chi ne sa un attimo: l’arresto per coca di Vasco Rossi, il vestito di carne di Lady Gaga, i modi in cui sono morti Hendrix, Joplin, Morrison, Winehouse, la conversione al cristianesimo di Dylan e i risultati (sconfortanti) artistici da essa derivati, ecc. Però tutta roba con cui l’italiano medio (presente il magnifico pseudotrailer di Maccio Capatonda?) ci va a nozze. Monina gigioneggia, fa il simpatico, anche contenendosi rispetto ad altre prove, sacrifica l’esattezza sull’altare della piacevolezza e dell’immediatezza, il che è un suo vecchio vizio (per cui il suo C'è tutto un mondo intorno. Guida poco ragionata e molto autoreferenziale alla musica leggera italiana, 2008, si guadagnò una feroce stroncatura perfino da Luzzatto Fegiz, e non aggiungo altro), ma in questo contesto funziona alla perfezione. Monina confeziona così un libricino piacevole quanto di poche dichiarate pretese.
Insomma, il Fabio Volo della critica musicale. Sconsigliato a chi cerca sostanza, perfetto per passare il tempo in treno, autobus, metrò, sala d’aspetto.
Articolo del
09/01/2012 -
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