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Francesco Gazzara
"Mods, la rivolta dello Stile"
1997
di
Modernist
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Dopo una splendida monografia sull'Acid Jazz, Francesco Gazzara propone un'altra impegnativa opera di ricostruzione di un vero e proprio movimento di "opinione": i Mods. Partito dalla Gran Bretagna all'inizio degli anni sessanta, il movimento dei modernists ha investito (a varie ondate) numerose generazioni di giovani che hanno abbracciato "la religione modernista" per darsi uno stile di vita: dalla scelta dei vestiti alla definizione del gusto musicale. Il libro di Gazzara è l'attenta e puntuale ricostruzione di una epopea che dura da oltre trent'anni. I mods, spesso riconoscibili per il loro modo caratteristico di vestirsi nell'inconfondibile tenuta "smart", sono però qualcosa di più di un movimento giovanile: il mod che aderisce anima e corpo al movimento, esterna in pieno "uno snobbismo autodidatta ed una sottile forma di narcisismo" che sconfinano spesso in una attitudine verso l'esterno poco simpatica. Eppure i primi modernists sono il frutto delle periferie operaie londinesi, giovani che investono i propri risparmi nell'acquisto della mitica Lambretta e si caratterizzano per il loro parka verde. La descrizione di Gazzara è, come al solito, minuziosa: si parte dalla prefazione targata "Paul Weller" (articolo tratto da un testo di Tony Stewart, The Sixties. The Total Look), per proseguire in una carrellata di descrizioni dell'ambiente, dei periodi e dell'evoluzione del pensiero modernista. Può accadere che, scorrendo le pagine del libro, ci si ritrovi a percorrere gli eventi come se si fosse alle prese con una telenovela. I mods hanno talmente caratterizzato la loro esistenza da apparire incredibilmente peculiari, con atteggiamenti quasi massonici che in qualche modo giustificano la ristrettezza e la compattezza del movimento. Dal punto di vista dei riferimenti musicali non poteva mancare un passaggio obbligato sull'opera musicale, che più di ogni altra, ha rappresentato all'esterno la realtà dei mods: l'opera degli Who "Quadrophenia". Scorrendo attentamente le pagine del libro, si corre il rischio di terminare la lettura con un senso profondo di revival, con la sensazione che sia stato detto tutto, per poi ricredersi sapendo che ancora oggi in parti remotissime del globo qualche teenager si sveglia indossando una Fred Perry smagliante e accendendo una Lambretta full optional, con qualche specchietto di troppo......
Articolo del
30/01/2002 -
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