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Secondo volume della Pop Story ideata e firmata da Dario Salvatori, ben noto giornalista musicale e critico televisivo, nonché rock and roller di provata fama.
In realtà si tratta del Volume 8 della raccolta articolata in undici volumi e che ci terrà compagnia fino al 2014. La scelta editoriale che non intende affatto rispettare sequenze cronologiche, ci porta a fare un bel salto in avanti e ci troviamo immersi nel periodo che va dal 1970 al 1979, una fase musicale invero molto fertile, che segna la nascita dell’Hard Rock e quindi di gruppi come Deep Purple, Black Sabbath, Led Zeppelin in Inghilterra, di Aerosmith e Kiss negli U.S.A. e del Rock Progressivo, un genere musicale più sofisticato e complesso che mescola il rock con elementi di jazz e di musica sinfonica e che trova i suoi alfieri in gruppi come Jethro Tull, Genesis, Emerson Lake & Palmer e Pink Floyd (i King Crimson stranamente non trovano spazio nel testo). Più tardi, nel 1977, sarà il fenomeno Punk che attraverso band come Clash, Sex Pistols, Ramones e il Patti Smith Group metterà in crisi le certezze granitiche accumulate negli anni appena precedenti. Da ricordare poi, sul piano dell’intrattenimento più puro, l’avvento della Disco Music e di personaggi che hanno scalato le classifiche di vendite dei dischi come Barry White e Donna Summer. Sul versante della musica italiana sono gli anni di Claudio Baglioni, Renato Zero, del primo Franco Battiato , così come del “progressive” italiano del Banco del Mutuo Soccorso e della Premiata Forneria Marconi. Si affermano cantautori come Antonello Venditti e Francesco De Gregori che provengono entrambi dal Folk Studio, si cominciano ad affermare le canzoni di Lucio Dalla, di Rino Gaetano e di Roberto Vecchioni , mentre le radio trasmettono a tutto volume il pop melodico commerciale dei Pooh.
L’autore del libro non si occupa però soltanto di musica, ma anche del periodo storico, che è ricco di una voglia di cambiamento che è portata avanti dal Movimento Studentesco e dalle formazioni politiche rivoluzionarie. Sul piano della moda e del costume invece sono gli anni dei pantaloni “a zampa di elefante” e degli “zatteroni”, si diffondono gli occhiali da sole, sempre diversi, sempre originali, cresce l’importanza delle radio libere e fra i ragazzi si afferma il gioco del Subbuteo, che prova a far rivivere il fascino del Football nell’articolazione di un dito della mano.
Non potevano mancare in Appendice le classifiche dei dischi, settimana per settimana, insieme a curiosità e statistiche che sono da sempre tanto care a Dario Salvatori. Vi segnalo inoltre la riproduzione delle copertine dei long playing più venduti in quegli anni.
Articolo del
23/05/2012 -
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