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È già meritatamente ai primi posti delle classifiche di vendita dei libri di musica, questo Pink Floyd. Storie e segreti, intrigante saggio sui segreti delle copertine degli alfieri della psichedelia e sulle storie più oscure meno conosciute della band che fu di Syd Barrett.
Cinque gli autori, riuniti sotto lo pseudonimo collettivo di The Lunatics (con evidente riferimento a Brain Damage, traccia conclusiva di The Dark Side Of The Moon): Nico Gatti, Stefano Girolami, Danilo Steffanina, Stefano Tarquini e Riccardo Verani. Tutti collezionisti, quindi gente seria e preparata. Che sceglie di non affrontare l’opera omnia dei Pink Floyd, ma di concentrarsi su alcuni aspetti di essa, che vengono sviscerati con dovizia di particolari. Si va dalle semplici curiosità (la copertina turca di Obscured By Clouds, con i Queen in copertina) ai veri e propri misteri. Disvelati, in qualche caso, come in quello del significato della copertina di A Saucerful Of Secrets, affollata di simboli alchemici e immagini dei fumetti che è stato possibile individuare e decrittare solo grazie al confronto delle varie edizioni internazionali del disco, differenti per definizione e talora anche per veste grafica. O rimasti tali, come i messaggi di Publius Enigma relativi a The Division Bell. Ma mille sono le chicche che il libro offre: un’intervista inedita a Jenny Spires, una delle morose di Syd Barrett; retroscena e genesi di Atom Heart Mother, The Dark Side Of The Moon, Wish You Were Here e Animals; i primi tour italiani del gruppo (1968 e 1971); l’immaginario legato alla band espresso nei poster delle loro prime tournée americane e inglesi; la ricostruzione delle suites, mai registrate, The Man e The Journey, nonché dell’album perduto Zabriskie Point, colonna sonora dell’omonimo film di Michelangelo Antonioni, per la quale furono poi scelti dal regista ferrarese solo tre pezzi sugli otto prodotti dalla band nel suo apposito soggiorno romano; le disavventure sul palco in tanti anni di tour; retroscena e significati di tante copertine dello studio Hypgnosis.
Ne esce il ritratto di una band che già nel 1969 abbozzava temi che poi sarebbero comparsi nel disco miliardario The Dark Side Of The Moon (1973), e che scriveva in contemporanea Wish You Were Here e Animals, capolavoro assoluto, quest’ultimo, ingiustamente sottovalutato e che col tempo cresce sempre più, oscurando i più celebrati Wish... e The Wall. Un bell’acquisto, un bel regalo.
Articolo del
26/11/2012 -
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