Motorhead The World is Ours- Vol. 2- Anyplace Crazy as Anywhere Else (DVD) 2012 EMI di Giuseppe Celano

”We’re Motorhead..and WE play rock and roll.”
Ora, immaginatelo urlato da dietro un microfono che pende dall’alto su cui s’infiltra la devastata e rochissima voce di Lemmy. Questo è l’inizio di ”The World Is Ours” sigla che si trasforma in The World Is Yours (vi ricorda qualcosa?) sotto la batteria di Dee.
Cosa ha di diverso questo dvd dalle ultime esibizioni della band? Niente. Motivi per comprarlo? Nessuno.
A meno che non siate fan del barbuto bassista che da quattro decadi suona il rock and roll più rumoroso in circolazione. Ma se state leggendo questa recensione è chiaro che avete fatto una scelta già molti anni fa. Quindi se siete maniaci del rock, di oggetti della seconda guerra mondiale, se bevete whiskey invece di latte e se non ve ne frega una mazza della tecnica e delle mode, allora motivi per comprare questo live ne avete un bel po’.
A maggior ragione se non li avete mai visti da vivo o non possedete neanche “No Sleep ‘Till Hammermisth” (shame on you!). Se consideriamo che il dvd contiene l’esibizione a Wacken Open Air, Sonisphere Festival e Rock In Rio (più affascinanti le riprese e secco il montaggio, di questo show), beh fatevi due conti.
Per il resto sono sempre loro: in nero, un po’ alticci, potenti, sfatti da 40 anni di abusi ma sempre a muso duro.
Possono aver finito di vomitare da un minuto e regalarvi la più grande esibizione che si ricordi. Dati per morti o dispersi, considerati finiti da anni eppure, nonostante tutto, sono ancora qui. Il pubblico che li segue è li pronto a gasarsi per ogni stop and go, a rispondere alle imbeccate del bassista con un ruggito disumano. Si poga nelle ripartenze brucianti di Over The Top o Rock Out, si rimane in religioso silenzio durante gli assoli di Philip prima che il tutto riparta sulle note di Going To Brazil.
Nello speciale è contenuta la cosa più divertente del dvd: undici minuti in cui due superfan che se ne vanno in giro a raccogliere interviste durante il Wacken Show incontrando personaggi quantomeno strani, altri bizzarri, altri nudi. Fra le facce conosciute Shencker degli Scorpions e alla fine anche i tre protagonisti, molto rilassati, su tutti Lemmy, senza cappello e calvizie incipiente, impegnatissimo nelle sue personali slot-machine prima che lo show abbia inizio.
O siete dei “loro” o non siete, è davvero inutile aggiungere altro.