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In casa mia non si sentiva molta musica, non avevo un fratello maggiore, un cugino o anche solo un amico più grande che mi guidasse alla scoperta di quel magico mondo musicale che di solito si etichetta come rock, blues, rockabilly, punk, alternative, indie e chi più ne ha più ne metta. A quel punto però è arrivata Rock FM e da allora tante scelte che ho fatto le devo proprio a quell’ascolto furtivo, a quel sentirsi parte di qualcosa, a quella scoperta continua. Il libro di Edo Rossi, dal 2000 al 2008 anche lui DJ della rivoluzionaria emittente Milanese, ripercorre le tappe di uno degli esperimenti più rock che la radiofonia italiana abbia mai avuto e cerca di trovare il perché della sua intrinseca fragilità, della sua precoce chiusura e del segno indelebile che ha lasciato nella scena Milanese e in tute quelle parti d’Italia raggiunte dall’esile segnale di una radio dal cuore grande. In Liguria ad esempio era un terno al lotto riuscire a sintonizzarsi sulla frequenza giusta… ma nonostante tutto era una certezza quasi divina a spingerti a cercare ancora e a non perdere la speranza. In “Rock FM: La Radio, La Vita” ci sono tutti quei personaggi che hanno dato molto più di qualche ora del loro tempo per fare grande una radio nata piccola, che hanno dato la loro passione e la loro conoscenza, come Giulio Caperdoni di Ecclettica, la leggenda del blues Fabio Treves, l’instancabile “Capitano” Marco Garavelli, Ringo e Roccia, le rocckettare Claudia e Cristina, Dj Ariel, Max De Riu , Elena di Cioccio e tutti i personaggi che negli anni dal 1990 al 2008 hanno popolato lo storico studio di via Locatelli, le cui pareti avrebbero senz’altro molte storie da raccontare.
La lettura si mescola con i ricordi e le voci senza volto fanno capolino nella memoria, senza volto perché non c’era bisogno di ‘googolare’ un nome per cercare una foto, non c’era bisogno di niente di più che di una radio: Rock FM. Edo Rossi cerca di tracciare la parabola “discendente” e le pessime congiunzioni astrali che hanno portato alla chiusura dell’emittente nel maggio 2008, mentre mescola testimonianze e ricordi della radio e di tutto quello che attorno a questa gravitava, come i vari DJ set o la Rock FM All Stars Band, fino a arrivare a quel fatidico 31 Maggio 2008 e alle ultime 24 ore di diretta. All’apice del suo successo Rock FM chiudeva i battenti in un bagno di folla, di musica, di partecipazione e di commozione. Gli ascoltatori perdevano una famiglia e i DJ, acclamati come eroi dalla folla accorsa fuori dagli studi, perdevano un progetto in cui avevano risposto molte speranze. Sono passati 5 anni da allora ma il ricordo di cosa ha significato Rock FM per molti è ancora vivissimo e un libro come questo può servire a raccontare qualcosa di diverso a chi Rock FM non l’ha mai sentita, per motivi geografici o anagrafici, alle nuove generazione che crescono a suon di MTV e Virgin Radio, in cui non c’è niente di male … Solo Rock FM era un’altra storia!
Articolo del
08/10/2013 -
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