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Pubblicato per i tipi di Edizioni La Gru nel dicembre del 2012, ”Al di là del Muro” è il secondo libro del giovane e talentuoso autore trevigiano Alberto De Poli. Un romanzo di formazione che racconta da molto vicino la vita di un gruppo giovani musicisti e dell’incoscienza e il desiderio bruciante di vivere solo di musica che li porterà a scontrarsi con la realtà tutta italiana che premia chi si omologa e si rassegna, rinunciando alla propria identità. Jimmy, il protagonista del romanzo, orfano di madre, lascia i due fratelli e il padre - imprenditore figura-simbolo dell’efficienza e l’abnegazione tipiche del benestante Nordest - con cui ha un rapporto segnato da forti contrasti, per inseguire il sogno di sfondare, di fare il grande salto al di là di quel muro che lo separa dal sogno di una vita fatta di musica e di libertà, proprio come il suo idolo, Jim Morrison. Comincia così il suo esistere senza regole in stile bohémien insieme ai componenti del suo gruppo, amici e coinquilini. Una vita fatta di sopravvivenza nel mondo underground tra amore, droga, alcool, incomprensioni, piccole soddisfazioni e insoddisfazioni quotidiane, in attesa della grande occasione, del successo, con una voglia viscerale, impaziente e magica di essere notati, richiesti, riconosciuti. Dieci anni più tardi Jimmy è il cantante e chitarrista del gruppo rock che ha fondato, gli “Zona Rossa”. Non è ancora straricco e famoso, l’occasione che tanto attendeva non è ancora arrivata. Jimmy e i suoi compagni di musica sono ancora in bilico tra passione, speranza e insoddisfazione. Si sentono forse ormai falliti, ma non lo danno a vedere, restano nel limbo e continuano a tirare avanti, e combattono contro il sistema che li vorrebbe finiti, ma anche contro se stessi, contro la paura di volersi o doversi arrendere, un giorno. Le pagine scorrono veloci, si sorride, anche, e si riflette, molto. Lo stile di De Poli è a tratti forse troppo semplice e diretto, ma funzionale a questa storia cruda di una vita trascorsa sprecando occasioni per essere felici, per amare sul serio e godere di ciò che conta davvero. Perché per realizzare i propri sogni ci vuole un ottimo piano, e l’orgoglio e l’incoscienza non sono mai buone compagne di vita. Le parole scavano in profondità e non si resta indifferenti di fronte al tempo che corre via, inesorabile, con tutte le possibilità mancate, non viste e perse per sempre, di una vita vissuta al minimo credendo di viverla al massimo, fino al finale shock, un nuovo, grande, salto al di là del muro.
Articolo del
21/10/2013 -
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