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Ecco in dvd il concerto dello scorso 29 novembre a Cape Town, voluto da Nelson Mandela come lancio della campagna “46664” (il numero si riferisce a quello in cui lui è stato prigioniero per 18 anni), il cui scopo è informare soprattutto i giovani dell’importanza di proteggersi e di fare tutto il possibile per limitare la diffusione del virus, ma anche per non condannare chi ha contratto la malattia a un futuro di abbandono totale. L’evento vedeva grandi musicisti locali e internazionali uniti non solo per raccogliere fondi, ma anche sensibilizzare il pubblico sul tremendo disastro che è l’AIDS. L’Africa è il continente maggiormente colpito da questa epidemia, con migliaia di morti ogni giorno e troppi bambini che restano orfani e spesso sono loro stessi malati. Servono tantissime risorse per cercare di dare assistenza e cure alle persone malate e ovviamente non è facile trovare i fondi per pagare le medicine, soprattutto perché spesso i farmaci salvavita sono venduti a dei prezzi proibitivi. Durante il discorso nel corso del concerto, Mandela ha dichiarato che quello dell’AIDS non è più solo un problema legato ad una malattia: si tratta di una questione di diritti umani e di cosa si possa fare per risolvere la situazione. Credo che lo spirito del concerto sia racchiuso in questa dichiarazione di Bono: “Se credete che io pensi che questo concerto, tutte queste rockstar con questo evento possano cambiare le cose, no, non lo credo. Lo scopo è quello di rendersi conto di cosa sta succedendo e di che cosa tutti noi possiamo fare. Per questo motivo siamo qui”. Passiamo allo show. Tanti, bravissimi, emozionati ed emozionanti gli artisti che vi hanno partecipato. Si parte con Beyoncé e la sua “Crazy in love”, seguita da un messaggio a tutti i ragazzi a proteggersi contro l’hiv. Sul palco arriva poi Bob Geldof, il promotore del “Live-Aid” quasi vent’anni fa, che qui si lancia in una “Redemption song” dopo un breve discorso sugli scopi del concerto. Salgono poi sul palco Peter Gabriel, con Cat Stevens (che ora si fa chiamare Yusuf Islam). Cantano “Wild World”, poi “In your eyes” e “Biko”, due canzoni di Gabriel, perfette per e in questa serata. Il palco è poi per Bono e The Edge, che cantano “American Prayer” con Beyoncé e “46664 – Long walk to freedom”, con Abdel Wright. Bono trascina la folla in un coro che scandisce il titolo della canzone. L’emozione è al punto giusto per il discorso di Mandela: la folla si scatena in un grande applauso al suo ex presidente, che chiede l’intervento di tutti noi. Si prosegue poi con i Queen e le bravissime sudafricane Angelique Kidjo e Yvone Chaka Chaka. È molto bella l’esibizione dei Corrs, che iniziano con la loro “Breathless”, per poi passare ad un pezzo di musica irlandese, seguito da una collaborazione con artisti sudafricani con una canzone fatta solo di suoni e dal ripetersi del nome di “Mandela”. Andrea Corr è protagonista anche di “Is this the world we created”, canzone dei Queen che canta con il chitarrista Brian May. Il momento è da brivido: con la stessa Andrea vicina alle lacrime verso la fine della performance. Sharon Corr, invece, accompagna con il suo violino il nostro Zucchero con “Everybody has to learn sometimes”: è un altro momento da incorniciare di questa serata. Il microfono passa poi agli Eurythmics, con “Here come the rain”e “Sweet dream”, oltre al duetto con Youssou N’Dour in “7 seconds”. Poco dopo tornano sul palco Bono e The Edge che cantano “One/Unchained melody”. L’emozione sale con “Amadla”: alle voci ci sono Beyoncé, Anastacia e Bono, che poi lasciano spazio al piccolo Andrew Bonsu, i cui genitori sono morti di Aids e si fa portavoce dell’intera generazione di giovani sudafricani con un grido di preghiera e di speranza affinché la situazione possa davvero cambiare. La conclusione è affidata a un medley delle grandi canzoni dei Queen, cui presta la voce Anastacia, che trascina poi pubblico e artisti nel gran finale, con la ripetizione del numero “46664”. Il prezzo del DVD è un po’ alto (circa 35,00 €), ma tenete conto che sono due dischi, che oltre all’intero concerto contengono foto, interviste, back stage, brevi video artistici, la situazione oltre ad un breve filmato amatoriale della visita che Beyoncé e Bono hanno fatto ad un piccolo centro di assistenza per bambini malati di AIDS. Se non bastasse, pensate che il ricavato andrà a finanziare la “Nelson Mandela Foundation” e quindi la lotta all’AIDS. Ne vale la pena, davvero.
Articolo del
23/04/2004 -
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