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Rock'n'roll e classica contemporanea, jazz e blues, avanguardia, sperimentazione e complessità compositiva, genio e sregolatezza musicale, tutto questo è molto altro ancora si racchiude nella figura di Frank Zappa, maestro di contemporaneità, manipolatore di note dissacratore e creativo, che nella sua musica alchemica, iconoclasta e libera ha espresso al meglio le crepe della società americana e il genio sincretico di sonorità senza confini di genere. Ed è proprio l'uomo di Baltimora dalle origini siciliane la figura cardine del libro/intervista "Frank e il resto del Mondo" (Armando Curcio Editore) di Alessandra Izzo. Un viaggio il suo, che è anche un omaggio personale all'uomo e al musicista Zappa e che intende esplorare le mille personalità di una figura così importante e rivoluzionaria attraverso le testimonianze e i ricordi di chi lo ha conosciuto e vissuto in prima persona. Un percorso fatto di ricordi dunque che parte proprio nella Napoli del 1982 allo Stadio San Paolo, quando l'autrice conobbe il “libero battitore” (come lei stessa lo definisce) Frank Zappa e procede con le memorie della sorella Patrice “Candy” Zappa, di Bunk Gardner dei Mothers of Invention, Essra Mohawk (la famosa «Uncle Meat»), Ike Willis (cantante e chitarrista della band di Zappa dal '78 all'88), Ed Mann, Pamela Des Barres, Claudio Trotta (che porta Zappa in Italia nel 1988), l'attore Rutger Hauer, Fabio Treves, Massimo Bassoli e Fabrizio Boerio (il professore di zoologia che dedicò al Maestro il nome di una medusa). Un libro affascinante e un tassello importante per scoprire più a fondo la personalità caleidoscopica di un outsider ribelle come Frank Zappa, nemico delle droghe d'ogni tipo, perfezionista maniacale nelle registrazioni e nei live, spesso severo con i suoi musicisti, ma anche gentile e generoso nella vita privata, di un uomo che amava ridere ma che conservava anche un suo lato introspettivo e timido. ”Frank e il resto del Mondo” è un affresco intenso, quello di un genio che nella sua musica trasfigurava tutto se stesso, tra passioni e dolori, allontanando la malinconia con il suo inarrestabile percorso di vita e libertà.
Articolo del
12/12/2013 -
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