Raccontare l’invisibile, il nascosto, tutto quello che riusciamo a percepire dentro di noi, al riparo dai giudizi altrui. Leggere B-side (Arcana Non Fiction Edizioni) è stato questo per me, il sentire quell’umanità che si espande al di fuori e dentro le canzoni di questo piccolo libro.
Nel corso di questo viaggio sull’altra faccia di quella luna maestosa che è la musica e le sue meravigliose figlie, canzoni e dischi, i racconti del volume di Doriana Tozzi gettano nuova luce su questa arte preziosa. Si parte da un ouverture che parla al lettore come un amico, prendendo per mano la sua immaginazione e traghettandola dolcemente sul fiume ove queste storie andranno a scorrere, ora dolce e malinconico, ora impetuoso e rivoluzionario. Poi ecco arrivare il primo dei 21 scritti, Lub Dub, che apre in modo discreto e poetico le danze, con quel suo retrogusto malinconico e riflessivo.
Inoltrandosi nel mix di generi ed artisti di questa playlist si rimane di volta in volta commossi, disturbati, innamorati, le parole divengono il perfetto trampolino di lancio per le canzoni da cui prendono l’ispirazione più varia. E’ qualcosa che chi ama la musica spesso si ritrova a fare con quelle che considera canzoni e parole straordinarie per sé stesso, e Doriana in questo fluire di stili amalgama in modo personalissimo ed unico storie che parlano la sua voce filtrata attraverso l’immaginario del rock alternativo italiano (Marlene Kuntz, Afterhours, Zen Circus e tanti altri), dove le parole accennate e quelle non dette dai musicisti divengono nuova vita. Inutile dunque dire quale racconto prevale sull’altro, perché ciascuno è parte di quella trasformazione indefinita che l’arte tutta opera sulle nostre emozioni, quelle che solo nella quieta dei nostri sogni riusciamo ad accarezzare con mano.
L’autunno che fa da sfondo al sottotitolo di questo volume, “L’altro lato delle canzoni” , è d’altronde la stagione ideale ad inquadrare i personaggi di queste storie, che per loro stessa natura non nascono e non muoiono, ma sono eterni, tanto quanto l’idea che li ha generati. Speriamo che ci possa essere, in un futuro non troppo distante, il prosieguo di questo filone con nuovi volumi dedicati alle rimanenti stagioni dell’anno, dove nuovi e più vasti orizzonti della musica potranno essere esplorati dalla penna di Doriana Tozzi.
Consigliato a tutti coloro che hanno necessità di vedere oltre.
Articolo del
01/02/2020 -
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