Che Billie Eilish sia una delle personalità più carismatiche ed influenti del panorama musicale odierno è fuori da ogni dubbio.
La giovanissima cantante statunitense, nata a Los Angeles il 18 dicembre del 2001, ha bruciato in pochissimi anni tutte le tappe di quella “carriera musicale” che normalmente può ambire a risultati simili solo dopo molti anni di duro lavoro. Dall’uscita del singolo “Ocean Eyes” nel 2016 la Eilish ha saputo conquistare gradualmente un consenso ed un apprezzamento crescenti sia di un pubblico di giovanissimi (ma anche di un’ampia fetta anagraficamente più anziana), sia della stampa specializzata (senza dimenticare gli elogi a lei profusi da artisti come Dave Grohl o Thom Yorke). Ma non solo, con gli oltre 65 milioni di dischi venduti è divenuta fra le artiste più premiate di questo secolo, e, di conseguenza, anche fra le più pagate al mondo.
Andrea Campana, in “Billie Eilish - Il mondo è un po' sfocato” edito da Arcana Edizioni (aprile 2021), ne ripercorre (come racconta lui stesso nella prefazione) il cammino partendo dal momento in cui Billie entrò a gamba tesa nella sua vita: il 14 aprile del 2019. In attesa streaming per l’esibizione al Coachella Festival dei Tame Impala, quello di Billie era il concerto posto subito prima in scaletta, e, anche se non era la prima volta che si imbatteva nella sua musica, fu proprio a partire da quel momento che l’arte di questa ragazza provocatoria e controversa entrò a far parte in modo permanente della sua quotidianità.
Il libro si disvela pagina dopo pagina in modo avvincente agli occhi del lettore attraverso capitoli incisivi, che vanno ad analizzare in primis gli Ep e dischi (uso il plurale in quanto oltre all’apprezzato “When We All Fall Asleep, Where Do We Go? ” c’è anche il recente “Happier Than Ever” uscito il 30 luglio 2021), e, successivamente, le diverse collaborazioni e video della cantante. Il titolo prende come spunto quello dell’omonimo documentario “Billie Eilish: The World's a Little Blurry” , su Apple TV+ dal 26 febbraio del 2021.
Una menzione particolare va agli interessanti capitoli dedicati al fratello Finneas (fondamentale tanto nella vita privata quanto in quella artistica, visto il suo ruolo di co-autore in quasi tutte le canzoni della sorella), e a quelli d’appendice, che da un parte indagano quello che era, e come è cambiato poi, il panorama musicale in virtù dell’ascesa di Billie, dall’altra ipotizzano (in “chi è la nuova Billie Eilish”) chi, nel prossimo futuro, potrebbe offuscarne e ripeterne l’incredibile percorso artistico.
Tutto ciò viene esposto non tralasciando mai il rimando puntuale e preciso alle fonti, siano esse link o parti di testo, sulla parte inferiore della pagina. Un volume in definitiva ben scritto e di facile lettura che mira a dare (tanto all’appassionato quanto all’ascoltatore casuale) uno sguardo più che approfondito all’incredibile “favola” moderna che Billie Eilish rappresenta.
Articolo del
09/08/2021 -
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