I rapporti di coppia con un finale triste vengono spesso giudicati dall’esterno in maniera superficiale. Lo sa bene Lee Lai che nel suo esordio illustrato ha scattato una foto poetica proprio di una storia d’amore che volge alla fine.
Pubblicato lo scorso marzo dalla Coconino Press (Fandango), con la traduzione di Alice D’Amico, Stone Fruit è un piccolo tesoro di 237 pagine che emoziona, commuove e, soprattutto, invita alla riflessione.
La trama e le tematiche
Stone Fruit è la storia d’amore tra due neo donne (Ray e Bron), creature antropomorfe nei momenti di divertissement ed esseri umani decadenti nella vita quotidiana. Insieme a loro ci sono Nessie, la nipote di Ray, e le rispettive famiglie.
L’autrice ci mostra quanto siano complicati i rapporti tra sorelle, soprattutto quando scarseggia la comunicazione a mente lucida. Ci sono poi le inarrestabili ferite dei figli, costrette a sanguinare fino all’età adulta per via del muro d’orgoglio che cinge i cuori dei genitori. C’è la malinconia dell’infanzia, quasi fosse un periodo mitologico e ormai inafferrabile. C’è la spensieratezza, possibile solo in alcuni momenti e in date condizioni, comunque, qualcosa di raro.
Stone Fruit è un romanzo in cui i personaggi lottano per un disperato bisogno d’affetto innato, pur dovendo necessariamente preservare la propria essenza.
Lo stile
In Stone Fruit di sterile non c’è niente, ogni singola vignetta coinvolge l’occhio e la mente. I colori grigi e grigio-blu donano vita ai tratti in bianco e nero, rendendo lo stile grafico definito e unico. La narrazione, a tratti dolorosa, viene accesa dalla presenza di Nessie e Grace (sorella adolescente di Bron) che rappresentano la purezza e l’incapacità di odiare.
Tutto è lineare, semplice ed efficace.
L’autrice
Lee Lai è una fumettista nata nel 1993 a Naarm (Melbourne). Attualmente vive in Canada. Ha già pubblicato per New Yorker, The Lifted Brow, Everyday Feminism e Room Magazine. Stone Fruit, il suo graphic novel d’esordio è già rinomato in tutto il mondo.
Articolo del
23/08/2021 -
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