Il 2022 sarà il centenario della nascita di Charles Mingus Jr., una delle figure più importanti della musica americana del ventesimo secolo. A celebrarlo non sono soltanto i giornalisti, i musicofili e i musicisti di ogni parte del mondo, ma anche Flavio Massarutto e Squaz con il loro volume intitolato Mingus (Coconico Press - Fandango).
Mingus è una suite grafica composta da una successione di brani che introducono nove episodi dell’intensa vita del compositore.
Sebbene non sia stato semplice raccontare un’esistenza così piena di aneddoti, Massarutto e Squaz hanno ricomposto perfettamente l’essenza di un personaggio più che complesso.
Nel racconto grafico non c’è solo il “Baron Mingus” legato alla musica, ma anche quello politico, filosofico, nostalgico e prettamente umano. Ci sono, poi, i lati più duri e testardi che spesso lo hanno portato a scontrarsi con colleghi, datori di lavoro e autorità.
Quando si parla di impegno politico, Massarutto e Squaz citano Fables Of Faubus (traccia 5 del racconto) apparso in Mingus Ah-Um. Il brano nasce come protesta esplicita contro il governatore dell'Arkansas Orval E. Faubus che nel 1957 inviò la National Guard per impedire l'ingresso di nove adolescenti afroamericani nella Little Rock Central High School.
Name me someone who's ridiculous, Dannie.
Governor Faubus!
Why is he so sick and ridiculous?
He won't permit integrated schools.
Il lato più filosofico, invece, emerge maggiormente in Pithecanthropus Erectus. Nell’album del 1956, Mingus inizia ad avere chiara la sua visione personale di come il jazz dovrebbe essere e, nello stesso periodo, si trasferisce a New York dando il via al decennio più creativo della sua carriera. “Io suono quello che sono, io sono Mingus”, sarà il suo motto.
La costante ricerca di un’identità personale e musicale sembrano quindi giungere al culmine proprio in questa fase, quando la consapevolezza del sé e delle proprie capacità possono quasi essere viste in trasparenza, attraverso la vivacità e la malinconia delle note che si susseguono e si rincorrono.
C’è dell’altro. Nel racconto di Massarutto e Squaz la riflessione sull’uomo Mingus si adatta perfettamente con la poesia delle immagini, come la bellissima danza di The black saint and the sinner lady (1963), considerato dagli esperti, insieme a Mingus Ah Um, uno dei due capolavori assoluti dell’artista.
Mingus non ha neanche sessant’anni quando viene colpito da una malattia neurodegenerativa che lo porta in breve tempo alla morte. Eppure, nonostante la fine del suo corpo, la sua anima continua a vibrare attraverso le sue note immortali.
Gli ideatori Pasquale Todisco in arte “Squaz” è nato a Taranto nel 1970. Dopo gli esordi da indipendente, ha iniziato collaborazioni con testate importanti come RepubblicaXL, Linus, Internazionale e Corriere della Sera (La Lettura). È autore di molti romanzi grafici e ha anche vinto il Premio Micheluzzi come miglior libro insieme a Gianluca Morozzi con Pandemonio.
Nato a Pordenone nel 1964, Flavio Massarutto è un giornalista che scrive di jazz per riviste specializzate e giornali nazionali. Ha pubblicato già diversi libri, tra i quali Assoli di china: tra jazz e fumetto e Il Jazz Dentro: Storia e cultura nel fumetto a ritmo di jazz. È anche il direttore artistico del Festival San Vito Jazz e collabora con Cinemazero di Pordenone.
Articolo del
17/09/2021 -
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