“Quale altra band in ventisei mesi di attività e un solo album ufficiale all’attivo, è stata capace di influenzare maggiormente musica, cultura, società e moda?”. Il nuovo libro di Antonio Bacciocchi, scrittore, musicista e blogger prova a riaprire una finestra in uno dei momenti più importanti della storia della musica contemporanea del ventesimo secolo.
A conti fatti, forse il rock’n’roll è stato veramente una grande truffa. Chi lo ha sempre sostenuto sono i Sex Pistols, iconoclasta band del “famigerato” Settantasette inglese. Nonostante la vita (musicale) brevissima, i Pistols sono riusciti a stravolgere e riscrivere l’intera storia del rock. L’immagine e la narrazione hanno sempre prevalso sui contenuti musicali dei quattro ribelli inglesi, ma non per pochezza artistica: la loro musica è invece onesta, diretta, urgente, insieme al dichiarato intento di mostrarsi mediocri e improvvisati, ma con paradossale competenza e gusto per la ricerca. John “Rotten” Lydon, cantante e leader del gruppo, ha saputo perfino fare di meglio, grazie alla successiva e sofisticata incarnazione nei Public Image Ltd. Sid Vicious, bassista, non ne ha avuto il tempo, morendo a ventitré anni nella personificazione tristemente perfetta del “bruciare in fretta è meglio che spegnersi lentamente”. Amati o odiati, i Sex Pistols rimangono un pilastro essenziale nella storia del rock, artefici del punk inteso come moda e movimento culturale
Antonio Bacciocchi è scrittore, musicista e blogger. Ha militato come batterista in gruppi quali NOT MOVING, LINK QUARTET e LILITH, incidendo una cinquantina di dischi e suonando in Italia, Europa e Stati Uniti, aprendo per i CLASH, IGGY AND THE STOOGES, JOHNNY THUNDERS, MANU CHAO, SIOUXSIE. Ha scritto una decina di libri tra cui “Uscito vivo dagli anni 80” (miglior libro indipendente al Mei 2007), “Mod Generations” e “L’uomo cangiante – Paul Weller: the modfather“. Collabora con i mensili «Classic Rock» e «Vinile», con il quotidiano «il manifesto» e quello di Piacenza «Libertà». Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog tonyface.blogspot.it, per cui ha vinto il premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Con Diarkos ha pubblicato “Punk. Born to lose” (2021) e “Soul. La musica dell’anima” (2021)
Articolo del
20/03/2023 -
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