Lester Bangs Guida ragionevole al frastuono più atroce 2005 Minimum Fax di Hamilton Santià

Chi era veramente Lester Bangs? Chi non ha mai letto i suoi articoli – raccolti in due antologie pubblicate solo in America e in Inghilterra – lo vede come l’idea utopica del critico musicale che tutto può e tutto capisce in un crogiuolo di rock’n’roll e di bei tempi in cui la droga dava grandissima ispirazione e si poteva infarcire il giornalismo con la scrittura beat. Ecco, adesso che la Minimum Fax finalmente distribuisce la prima delle sue antologie, possiamo finalmente ammirare e godere la prosa bangsiana in tutta la sua gonza ellitticità.
Certo, leggendo si nota la misura in cui il giornalismo di Bangs sia quanto di più diverso da quello che troviamo nelle riviste di casa nostra, ma contestualizzando il tutto, possiamo scorgere l’aurea – per cosi dire – rivoluzionaria della sua opera.
Lester Bangs era un eccezionale scrittore – che sapeva scrivere solo di musica – e rendeva ogni suo scritto vivo e pulsante. Non importa quanto il gonzo journalism nella sua naiveté, nei suoi errori dettati dalla foga, nella sua prima persona, nella sua spesso troppo palese superficialità sia diametralmente opposto dall’ostentato professionismo della critica moderna: parlando di musica in questo modo, riusciamo a capire parecchio della società americana ai tempi di Bangs, e dietro questa idea – ormai presa e convenzionalizzata a mò di trend… un’occhiata veloce a certe riviste e certi siti internet non possono che confermare – del frastuono atroce intendiamo un desiderio di “fuga” che si riallaccia alla decadenza portante della beat generation.
Un libro consigliato a tutti quelli che dicono di amare la musica, per leggerla in maniera nuova (???) e per chi ama la narrativa americana, che trova in Bangs uno dei suoi esponenti più brillanti. (pp. 450 – Euro 16,50)
Articolo del  31/03/2005 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati