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E’ soltanto una guida discografica, ma è fatta bene, agile e veloce come la musica che tratta. E’ un tributo onesto e sincero a quei “protagonisti che hanno contribuito a rendere immortale il rock” a partire dagli anni sessanta fino ad un periodo più recente. Troverete notizie utili, delle curiosità e biografie dettagliate di gruppi storici quali Allman Brothers, Grateful Dead, Kinks, Creedence Clearwater Revival, Byrds, Crosby Stills Nash & Young, Doors, Cream, Deep Purple, Beatles, Rolling Stones, Steppenwolf, Black Sabbath, Jethro Tull , King Crimson , Genesis, Pink Floyd e molti altri ancora, con un inserto a colori con le copertine originali dei loro dischi più importanti. La guida non si perde in analisi storico sociologiche approfondite, ma punta diritto all’argomento. Bonini e Tamagnini effettuano delle buone ricostruzioni e offrono tanti punti di riferimento. Inoltre il libro è correttamente diviso in decadi: anni sessanta, settanta, ottanta e novanta, e copre un arco di tempo molto vasto in sole duecento pagine, per di più strette in un formato tascabile. Una volta evidenziati però il pregio e la necessità della sintesi, non possiamo fare a meno di segnalare alcuni limiti di questa pubblicazione. E’ vero che si tratta di una guida - e non certo di una enciclopedia del Rock - ma un disco come “Kick Out The Jams” e un gruppo come gli MC5 non meritavano proprio alcuna menzione? E anche il trattamento sbrigativo riservato agli Stooges, citati solo sotto la voce Iggy Pop, non esige riparazione? E dove sono i Taste di Rory Gallagher? La verità è che ogni generalizzazione comporta qualche piccola omissione. Ognuno di noi, chiamato a questo compito, rischierebbe la stessa cosa. E poi osservando bene il piano dell’opera, è probabile che tali nomi verranno citati nei volumi successivi dedicati al rock blues, all’hard rock e al glam rock, quindi non mi resta che consigliare l’acquisto di tutti e dodici i volumi pubblicati dalle Edizioni Gremese. Il testo è di rapida consultazione e può accompagnare tanti adolescenti che si affacciano adesso sulla scena del rock e hanno intenzione di procedere autonomamente, senza farsi abbagliare dagli “spot” promozionali di Mtv. Insomma, l’idea è buona e il prezzo di vendita che resta accessibile favorirà di certo l’esito fortunato delle varie pubblicazioni.
Articolo del
02/08/2005 -
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