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René Frégni
Nero Marsiglia
2006
Meridiano Zero
di
Matteo Strukul
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Lifting alla copertina e riedizione nuova di zecca da parte di Meridiano Zero per questo spietato romanzo di René Frégni. Una trama che taglia come un coltello di Spagna è l’arma vincente di "Nero Marsiglia", meglio ancora se compattata in meno di duecento pagine dal ritmo frenetico e una girandola di immagini che scompongono in sequenze mozzafiato la storia. Noir al veleno dunque e un romanticismo appassionato come la rosa sull’asfalto della strada che esce direttamente dalla copertina e sembra anticipare i temi di una fiaba struggente. A Marsiglia, il postino Antoine si vede strappare quasi da sotto gli occhi la piccola, adorata figlia Marie. Il dolore che scatena il rapimento è insopportabile. Ancor più per un uomo che ha già perduto l’amore della propria vita e che si riduce ben presto ad una larva rabbiosa. Rivolgersi a Jacky Costello, amico d’infanzia ed ora boss mafioso che fa tremare i polsi alla polizia francese, sembra ad Antoine l’unica risposta possibile ad una ferita che gli sta mangiando il cuore. La faccenda si rivelerà ben presto più sporca e violenta di quella che i due avrebbero mai potuto immaginare e la ricerca di Marie diventerà un appuntamento con la morte. Scrittore straordinario, che ha conosciuto la galera delle celle d’isolamento, René Frégni pesta sull’acceleratore in "Nero Marsiglia", aumentando progressivamente i giri e spingendo la narrazione fuori scala per farla deflagrare in un’escalation di violenza fragorosa, a tratti quasi insopportabile. Un uragano cannibale di colpi che sbrana i corpi macellati delle pedine incontrate sulla strada che conduce ai rapitori della piccola innocente. Non mancano gli ingredienti per una lettura affascinante in questo romanzo di René Frégni: superbe atmosfere con scene ricavate in una Marsiglia punteggiata di bistrot imbottiti di fumo e pastis o incorniciata dalle banchine silenziose di Porto Vecchio e le viuzze di Canebière traboccanti di sex shop; scrittura felice e perfetta nella resa di personaggi essenziali, attorcigliati su sentimenti che sembrano scavare i volti, uomini e donne consumati da una solitudine che ha il sapore di una punizione esistenziale, un finale che sembra almeno regalare un filo di speranza dopo le scariche nervose della storia. Dolcemente amaro nella febbre che cresce di pagina in pagina, con un respiro poetico che avvolge le parole, facendole girare nell’aria, "Nero Marsiglia" cattura anche il lettore più scettico e lo tiene legato fino alla fine, in una corsa contro il tempo per salvare la vita di Marie.
Articolo del
11/12/2006 -
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