Joao Gilberto Noll A cielo aperto 2006 Barbera Editore di Matteo Strukul

Seconda uscita di Joao Gilberto Noll per i ragazzi di Barbera Editore. Per lo scrittore brasiliano più seducente e scellerato di sempre, dopo i racconti, è la volta del romanzo. Sulla lunga distanza Noll si conferma e mantiene, esaltandolo, quello stile così cromatico, esasperatamente trasgressivo e dalla fortissima carica erotica che già tracimava dalle pagine de “Il cieco e la ballerina”, la raccolta di “pezzi brevi” uscita qualche mese fa sempre per la casa editrice senese.
Ancora una volta dunque l’autore mette in luce una narrazione che è una linea spezzata: nel ritmo, nelle descrizioni, nel mutare repentino ed imprevedibile di situazioni ed ambienti.
Quello che si apre come un racconto di guerra vira ben presto verso il romanzo di formazione per cambiare ancora in un diario lascivo fitto di scandali e solletichi pruriginosi, fino a dipingere la fuga picaresca fra campi militari, paludi e chiese di un giovane che, arruolato nell’esercito contro la propria volontà, si ritrova ben presto ad essere un disertore senza scampo.
Difficile comunque sintetizzare una trama che fiorisce in un continuo mutamento di prospettiva, una specie di magico divenire con cambi di sesso e di carattere di personaggi che vengono destrutturati e ricomposti a proprio piacere da un autore tanto geniale quanto bizzarro e divertito.
D’altra parte non può che affascinare l’orizzonte mutevole eppur gonfio di colore che stempera nell’oro d’una fabula splendente come questo delizioso “A cielo aperto”. Un romanzo dunque che non è mero esercizio di stile ma rabbioso, vivo, talento narrativo che denuncia un lavorio straordinario ad una pluralità di livelli: di linguaggio, di costruzione della storia, di ambientazione e di complessa varietà dei personaggi.
“A cielo aperto” è davvero il capolavoro d’un grande romanziere contemporaneo.
Articolo del  05/02/2007 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati