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Prima con i Nice poi con gli Emerson, Lake & Palmer, uno dei primi supergruppi del Rock degli anni Settanta, la vita di Keith Emerson, ex impiegato di banca, trasformatosi in musicista rock, è stata tutto un susseguirsi di eventi perfettamente in linea con l’aria di libertà, il desiderio di creare e la voglia di sperimentare che si respiravano in quel periodo. A raccontare tutto questo, e molto altro ancora, è proprio lo stesso Keith Emerson in questa sua autobiografia, tradotta in italiano da Stefano Pogelli e pubblicata all’interno della collana Rock People, diretta da Gianfranco Salvatore per quelli di Stampa Alternativa. Si parte dall’ottobre del 1993, dal letto di un ospedale di Los Angeles dove Keith Emerson era ricoverato per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al fine di risolvere un problema di mancata irradiazione alle fasce nervose del braccio destro. Il timore di non riuscire più a suonare il suo organo Hammond, la paura di non farcela, stavano per prendere il sopravvento, ma il buon esito dell’operazione ricaccia il Male là dove era venuto. E allora poi c’è più serenità nel rivisitare il periodo adolescenziale, i giorni della scuola superiore, nel Sussex , le prime curiosità in campo musicale, la lettura del Melody Maker, l’iscrizione ad un corso per corrispondenza di piano jazz, l’incontro con dei puristi del blues come i T-Bones, e poi con i VIP, prima di iniziare l’avventura rock vera e propria con i Nice. Erano i tempi del flower power, dei primi allucinogeni e della droga e Keith Emerson racconta in maniera divertita, e con una punta di nostalgia, come e quando, nel corso di una tournèe americana con i Nice, ebbe modo di confrontarsi in prima persona con la ben nota trilogia “sesso, droga e rock and roll”. Al termine del percorso con i Nice, ecco che arriva l’incontro importante con i King Crimson, in particolare con Greg Lake, che di quel gruppo era il vocalist ed il bassista. Siamo in piena era di Rock Progressivo, le collaborazioni e gli scambi fra i gruppi erano molto frequenti, e non fu difficile per Keith Emerson convincere Greg Lake, non in perfetta sintonia con Robert Fripp, il “deus ex machina” dei King Crimson, e Carl Palmer, il batterista degli Atomic Rooster, a formare una band tutta loro, senza leader riconosciuti, perfettamente alla pari, gli Emerson Lake & Palmer, per l’appunto! Potrete leggere tutto il resto nelle avvincenti pagine di questo libro, che riesce a far rivivere quei giorni e che contiene una incredibile numero di episodi interessanti che spiegano le genesi di tanti gruppi e di tante canzoni. Un libro non destinato soltanto ai “reduci” del Progressive, ma a chiunque volesse confrontarsi con gli albori di quella che resta la stagione più felice della musica Rock.
Articolo del
21/05/2007 -
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