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Chi di voi non ha mai immaginato, almeno una volta, di essere un guitar hero, un vero e proprio super eroe della chitarra elettrica e di maltrattarla a dovere come soltanto gli “axe men” dell’heavy metal sanno fare? Quanti di voi, pur non sapendo far uscire alcuna nota plausibile da quello strumento, lo hanno imbracciato solo per finta a casa di qualche amico oppure in un negozio, immaginando cosa gli avreste potuto fare, se la vostra vita avesse preso sentieri diversi? E infine quanti di voi trasformano in “chitarra virtuale” la prima cosa che gli capita a tiro ascoltando un memorabile assolo? Ebbene, vi confesso che io sono tra questi, e non c’è manico di scopa, non c’è spazzolone o racchetta da tennis che mi possa resistere, una sorta di smania orgiastica mi assale, impugno l’oggetto domestico in questione, fino a renderlo docile di fronte ai miei intenti, così quando le note della chitarra di Frank Zappa, di Jimi Hendrix, di Steve Vai o di Mike Watt (come mi è successo questa mattina) si diffondono libere e tracotanti dalle casse dello stereo, l’evento non mi coglie impreparato, mi dimeno come un folle per far scaturire da quel pezzo di legno un qualcosa di vagamente simile a quei suoni ancestrali! Fortunatamente non credo di essere il solo in procinto di ricovero ospedaliero, tanto è vero che in Inghilterra un certo Mr. George Mole ci ha scritto sopra questo bel libro, indovinato e gustoso, corredato dai disegni a fumetti assolutamente divertenti di Mr. Steven Appleby. Il titolo originale di “Better Living Through Air Guitar” rende bene le motivazioni dei due autori ed è quanto mai immaginifico ed esaltante La traduzione è stata affidata a Paola De Angelis, giornalista musicale (Rai 1, Il Mucchio Selvaggio) che ben conosce la materia trattata e ha saputo cogliere il senso della narrazione, rendendola agile e un po’ surreale anche in italiano. Il libro passa in rassegna le diverse tipologie di “aerochitarristi” rock, ne illustra vizi, posture ed espressioni facciali, che vanno dal compiaciuto al costipato, passando per l’ebete ed il dio del sesso. E se poi durante l’esecuzione immaginaria, una corda della chitarra si rompe, non abbiate paura, perché arriverà un vostro roadie altrettanto immaginario per sostituirla! I fumetti che illustrano poi le mosse di tali soggetti nell’esercizio delle loro funzioni, sono spassosissimi! E’ davvero il libro adatto per quanti, appassionati di musica, non si prendono troppo sul serio e desiderano anche un po’ di sollievo da questa estate infuocata. Non mancano dei disegni illustrati che indicano come poggiare le dita per simulare i vari accordi, così come gli aerospartiti e dei suggerimenti utili su quali oggetti trasformare in “realtà strumentali”, dal cucchiaio di legno al neonato oblungo! E’ un testo che si legge tutto in un fiato, che ti fa piegare in due dalle risate, che sa essere fantasioso e irriverente. Non c’è niente da fare, lo dice pure la quarta di copertina, “Ehi ragazzi, questo libro, spacca!” Procuratevelo al più presto!
Articolo del
27/07/2007 -
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