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David Gilmour
Remember That Night - DVD
2007
EMI
di
Andrea Belcastro
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Remember That Night rappresenta la summa e la consacrazione di un anno fantastico che David Gilmour ha trascorso dalla storica reunion dei Pink Floyd nel luglio 2005 passando per la pubblicazione del suo ultimo acclamato album On An Island per arrivare al maggio 2006 e i tre grandi concerti tenuti alla Royal Albert Hall di Londra ed immortalati proprio nel doppio dvd di cui trattiamo. Il primo dei dischi è quello che contiene il concerto vero e proprio, seguendo la setlist tipica del tour (anche se si è operata una selezione del materiale rispetto alle tre serate filmate) e cioè l’intera esecuzione dell’album On An Island più una dozzina di classici pinkfloydiani. Molte delle canzoni presenti godono anche della presenza di illustri ospiti come Crosby & Nash (che ricamano vocalmente soffici tessuti armonici in alcuni brani, tra cui il loro classico “Find The Cost Of Freedom”) Robert Wyatt (con una sublime performance alla “cornetta” sullo splendido strumentale “Then I Close My Eyes”) e soprattutto Mr. David Bowie che riesce a reinventare la barrettiana “Arnold Layne” e la parte watersiana di “Comfortably Numb” rendendole due canzoni bowiane a tutti gli effetti. Musicalmente la qualità di tutti i brani, tranne alcuni francamente pesanti tratti dal nuovo album, è piuttosto elevata grazie al lavoro splendido (come al solito) di Gilmour alla chitarra e il supporto di una band affiatata (praticamente tutti i sessionmen dei Pink Floyd) rafforzata da Phil Manzanera (dei Roxy Music) e soprattutto dallo storico tastierista dei Floyd Richard Wright sempre in primo piano con i suoi tappeti sonori. E bisogna dire che le atmosfere della grandiosa band inglese sono riesumate in lungo e in largo durante il concerto, con il top raggiunto sulla prima esecuzione filmata dal vivo dai tempi di Pompei del gran classico “Echoes”, 20 minuti di pura estasi. La nota stonata è quella visiva, e visto che si tratta di un dvd non è una cosa purtroppo di poco conto. La regia sembra inadeguata, quando stacca sul pubblico in momenti topici come il solo di “Comfortably Numb” rovinando spesso l’atmosfera, e decisamente di cattivo gusto in altre occasioni (così come la scenografia, a tratti inferiore a quella vista dal vivo in altre date precedenti del tour). C’è anche da dire che sono molto apprezzabili, soprattutto per i chitarristi, i vari zoom sulla chitarra di Gilmour durante gli assoli. Ma insomma, si è visto anche di meglio.
Parecchia roba interessante vi è invece sul secondo disco. Tra molti brani sparsi tratti dai concerti Londinesi e altri che ricordano l’amore di Gilmour verso il suo vecchio amico Syd Barrett (“Dominoes”, “Dark Globe” e “Astronomy Domine”) vi sono anche molte cose succose: come una versione acustica di “Echoes”, l’intero set al Mermaide Theatre, due video di promozione e soprattutto tre splendidi documentari. Uno molto approfondito sulla lavorazione dell’album On An Island, altri due più intimi, ironici e realistici girati durante tutto l’anno fino alla coda estiva del tour, che riescono a restituire una immagine umana e personale a quello che è comunque un mito della musica mondiale.
Articolo del
24/10/2007 -
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