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Howard Phillips Lovecraft, o per gli affezionati HPL, è un autore molto particolare. Scrittore di culto, creatore di pantheon allucinati e minacciosi, in Italia non è molto noto, o perlomeno non lo è stato a lungo. Negli anni, però, anche grazie alla passione di lettori entusiasti come il curatore e il presentatore di questa originale raccolta di sonetti, la conoscenza delle sue opere si è venuta diffondendo, mentre alcune delle creazioni di maggiore impatto giungevano allo status di opere d’arte autonome, com’è il caso del Necronomicon dell’arabo pazzo Abdul Alhazred, uno dei testi immaginari più ricercati nel mondo reale, cui sono dedicati articoli su Wikipedia e dotte dissertazioni specialistiche. È evidente che l’ardore messianico di pochi non è sufficiente a spiegare questa lenta ma inesorabile affermazione, la conquista di sempre nuovi appassionati e, grazie ad essa, la possibilità della pubblicazione di materiali di nicchia, come le 36 poesie di Gli orrori di Yuggoth, nella bella edizione con testo originale a fronte di Barbera (peccato per qualche refuso di troppo). Merito centrale di HPL, se così possiamo dire, è di avere dato una forma fantastica di rara efficacia ai timori e alle ansie che sin dall’inizio accompagnano la modernità e oggi, con la sua crisi, acquistano forza e permeano il panorama culturale e la sensibilità dell’uomo del XXI secolo. Parallelamente alla filosofia e alla ricerca scientifica, intente senza troppa lungimiranza a vanificare la pensabilità stessa di qualunque certezza, etica o sperimentale, HPL trasforma la facciata rassicurante dell’ovvio in una maschera stracciata che riesce a stento a trattenere l’irrompere dell’assurdo, della minaccia di divinità idiote che danzano nei neri golfi tra le stelle. Nel magnum opus del ciclo di Cthulhu, come in questi sonetti, vi è però, accanto all’angoscia – il male di questo secolo – la visione di altri spazi meno instabili e ciechi del nostro, che come ogni miraggio infondono una traccia lieve di speranza anche nel cuore più disperato:
Non so per quale motivo certe cose Portino alla mia mente meraviglie, o sian come l’immagine di un varco aperto lungo il muro dell’orizzonte, che si spalanchi verso nuovi mondi accessibili solo agli dei.
H.P. Lovecraft Gli orrori di Yuggoth a cura di S. Fusco, introduzione di G. De Turris Barbera editore, pp. 126, € 14,00
Link a blog per approfondimenti su opere di H.P.Lovecraft:
H.P.Lovecraft - Il Guardiano dei Sogni H.P.Lovecraft - Sonetti di Yuggoth
Articolo del
26/11/2007 -
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