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Prima di essere addomesticato e trasformato in semplice “rock”, genere dalle sonorità e dai contenuti annacquati, il rock’n’roll rappresentava una musica di rottura i cui ingredienti principali (e punti di forza) erano l’oltraggio, la marcata componente sessuale e l’esuberanza irrefrenabile. Questo l’assunto da cui partono i pittoreschi Lux Interior e Poison Ivy, voce e chitarra dei Cramps, per raccontare la propria storia e la propria “battaglia” contro le sonorità sofisticate ed edulcorate del “rock”, portata avanti con la produzione di album che, rigettata ogni modernità, sono incentrati su un primitivismo avvincente e orgogliosamente rivendicato, nel nome di un ritorno alle radici. Ispirandosi ad artisti spesso misconosciuti quali Revingtons (interpreti di Poppa Ooh Mao Mao, ripresa dai Trashmen per la loro Surfin’ Bird), Marvin Phillips e Johnny Perry (star dell’R&B anni Cinquanta, loro il brano Cherry Pie), Randells (Martian Hop), ai girl group di Phil Spector (come le Crystals di He’s A Rebel), e ovviamente a Bo Diddley, Chuck Berry, Duane Eddy e soprattutto Link Wray, a partire dal 7” d’esordio The Way I Walk (1978) i Cramps hanno catturato su disco il lato più spartano, viscerale ed eccitante del rock’n’roll. Inoltre hanno costruito un immaginario e un’iconografia bizzarri e affascinanti, irrimediabilmente rétro, pieni di omaggi e rimandi a una “sottocultura” in cui regnano incontrastati vecchi B movie come Notti di terrore (con Bela Lugosi), Ho camminato con uno Zombi, I was A Teenage Werewolf, The Brain Eaters, serie televisive quali Ai confini della realtà e i fumetti horror della EC Comics. Dick Porter ha svolto un lavoro eccellente, ricostruendo le vicende della band, con la collaborazione di Ivy e Lux, dalle origini fino a Fiends Of Dope Island (2003, ultima opera data alle stampe) e alla raccolta How To Make A Monster (2004); passate in rassegna numerose recensioni degli album, ha descritto anche le reazioni delle testate musicali alla proposta del gruppo, aggiungendo preziosi riferimenti alla miriade di artisti coverizzati di volta in volta dai Cramps. Indispensabile per ogni appassionato del complesso.
Articolo del
02/12/2008 -
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