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Se i numeri vogliono dire qualcosa, questa riedizione, riveduta e ampliata, dell’omonimo volume di Luciano Ceri uscito originariamente nel 1996 per Tarab Edizioni, con le sue 451 pagine (scritte piccole) contro le 303 originarie (scritte grosse) è un libro che ogni battistiano deve avere. Per intenderci: definito la Bibbia dell’opera battistiana, “Pensieri e parole” new edition, è come assommasse all’Antico Testamento il Nuovo.
Integrano quanto già scritto e pubblicato 13 anni fa nuovi dischi (ad esempio, uno con i Campioni di Roby Matano) e soprattutto una marea di nuove testimonianze raccolte dall’ottimo Ceri sia di persona che estrapolandole dai numerosi libri su Battisti usciti negli ultimi anni. Per il periodo degli esordi, 1966-1971, interessantissimi i nuovi interventi di Damiano Dattoli e soprattutto del tecnico del suono Valter Patergnani; per “Anima latina”, le testimonianze del tastierista Claudio Maioli; per “Io tu noi tutti” Ceri invece raggiunge e intervista il produttore americano Mike Melvoin. Ma il colpo gobbo, il quid in più che nessuno ha, riguarda il periodo post-Mogol: Ceri scova e intervista alcuni dei collaboratori italiani di Battisti, come Dario Massari, virtual world designer (indicato come responsabile della “possibilità monotonale” sui credits di “E già”), il musicista e produttore Pasquale Minieri (aiutò Lucio ad elaborare il suono elettronico di “Don Giovanni”), il giornalista Giuseppe Cesaro (idem, per “L’apparenza”). Inutile dire che le loro interviste aprono squarci sulla vita artistica e sulla dimensione umana del Battisti dell’esilio autoimposto e sono per ciò stesso preziosissime. Ma Ceri arriva persino a intervistare i responsabili delle rimasterizzazioni delle raccolte battistiane in cd, e quello che si fa dire non è mai meno che interessante.
Libro colossale, uno dei pochi di musica scritti in Italia che possano reggere il confronto con quanto è normale produrre all’estero: per dire, questa nuova edizione di “Pensieri e parole” ha lo status di “The Complete David Bowie” di Nicholas Pegg. Non è solo un’introduzione accessibile a chiunque voglia saperne di più sul più importante autore italiano degli ultimi 40 anni, ma offre approfondimenti che vanno molto al di là del consueto senza essere mai pesante. Un saggio che si legge come un romanzo. In una parola, imperdibile. Autotassatevi, ma compratelo.
Articolo del
21/01/2009 -
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