Ok, c’era da aspettarselo. Ricordate quel che vi dicevo di “Settanta”, strepitoso romanzo di Simone Sarasso? Un’opera che tende alla transmedialità, ovvero a tracimare oltre se stessa. E se spulciate tra le righe di quella recensione di qualche mese fa, troverete, se ancora non avete letto il romanzo (vergogna!) che alla premessa “Zero” seguivano alcune pagine realizzate come titoli di testa di un immaginario film tratto dal libro. Beh, Sarasso a quell’idea ci teneva. E visto che Hollywood non c’è ancora fatta avanti a comprare i diritti del libro per trarne un mega action movie, il romanziere novarese ha pensato bene di contattare il concittadino Daniele Ridoni, colorista per la Marvel e disegnatore free-lance (anche Bonelli nel suo carnet) e il film se l’è confezionato da solo. Cioè in due. Però come graphic novel. Ma in sedici noni. Come spiega Ridoni nella sua postfazione: “Concepire un fumetto come un film. Disegnare con la cinepresa in spalla, ecco cosa mi ha chiesto il mio socio un paio d’anni or sono, piombando in casa mia con un centinaio di cartelle dattiloscritte”.
Però “U.W.S. - United We Stand” non è la semplice trasposizione in fumetto di “Settanta”. Troppo facile. Potremmo definirlo uno spin-off. C’è lo stesso protagonista, Andrea Sterling, che però non è invecchiato (se fosse lo stesso di “Confine di Stato” e di “Settanta”, l’ufficiale golpista di Ultor, trasparente allusione a Gladio, “avrebbe 93 anni”, come fa notare lo stesso Sarasso nella sua postfazione). Ma siamo nel 2013. anno in cui scoppia la Terza Guerra Mondiale, tra – c’è bisogno di dirlo? – Stati Uniti e Cina. Approfittando della momentanea distrazione del pianeta, Ultor e Sterling entrano in azione e l’8 aprile – un minuto dopo l’elezione del primo presidente del Consiglio donna della storia repubblicana – compiono l’agognato golpe. No, non per mano di quelli che governano adesso. Perché essi stessi – mollaccioni per l’ultranazista Sterling – sono tra le prime vittime del golpe. Entrano in scena altri personaggi di “Settanta”: il pluriergastolano Ettore Brivido (che è e non è Renato Vallanzasca: rileggetevi la recensione di “Settanta”, su) e il suo ex compare Talento, che qui ha le fattezze dello stesso Sarasso, che di toglie lo sfizio di incontrare, nei panni del suo doppio fumettistico, Umberto Lenzi, nei panni del solito Commissario con le palle, ispiratore del personaggio di Nando Gatti in “Settanta”. Ovviamente Talento-Sarasso le becca di santa ragione: prima da Lenzi, poi da Brivido. Tornano anche in “U.W.S. - United We Stand” alcune caratteristiche del romanzo di cui è uno dei futuri possibili: i personaggi ispirati a quelli reali non coincidono affatto con essi. Prova ne sia la scena in cui Berlusconi e Fini discutono sul da farsi dopo la sconfitta elettorale: i loro caratteri non sono affatto quelli reali. Ma andiamo avanti. Nell’Italia del 2013 succede quello che era successo 70 anni prima. Il Paese si spacca. Comincia la Resistenza. Stavolta con l’obiettivo di “eliminare il male alla radice”.
Che succede non ve lo dico, sennò mica vi comprate il libro, ché vi conosco, pischelli miei. Posso però dirvi che queste 168 paginette a fumetti vi inchiodano, in un susseguirsi serrato di riusciti colpi di scena e di scorribande su e giù per il tempo e per la storia repubblicana. Si legge perché si deve sapere come andrà a finire. La storia ti prende e non ti molla fino alla fine. Quando ne vorresti ancora. Bello. Bravi. A quando il film?
Articolo del
09/11/2009 -
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