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Chissà se Gianni Minà immaginava quel che sarebbe diventata Taranta Power... Cito Minà perché, in occasione di uno special dedicato a Edoardo Bennato, Eugenio partecipò, annunciando la nascita del progetto succitato. Rise di gusto il Gianni Nazionale, forse pensando a una boutade di Eugenio... Ma gli Anni Novanta stavano per tramontare e nella capa riccioluta e inquieta di questo infaticabile esploratore musicale stava prendendo forma l’embrione di un nuovo sogno. D’altronde EuBen ha marchiato con il fuoco della creatività e il ferro della chitarra battente fenomeni non solo musicali, ma anche di costume, che hanno contrassegnato periodi importanti di quella che un tempo veniva classificata “musica folk”: basti pensare alla NCCP (Nuova Compagnia di Canto Popolare) e a Musica Nova, dove Eugenio prese il timone di una nave che intendeva solcare nuovi linguaggi musicali, forse apparentemente esauritisi nell’avventura con Roberto De Simone, Fausta Vetere e Peppe Barra. Senza dimenticare le sue doti di talent scout: Teresa De Sio, Maria Pia De Vito, Erasmo Petringa, Giovanni Imparato, e le collaborazioni con registi come Nichetti e Scaparro. Ed ancora, il ruolo di prezioso paroliere per il fratello Edoardo, con il quale ha firmato molteplici brani indissolubilmente legati alla faccia giocosamente melodica del rocker di Bagnoli.
In questo dvd Taranta Power si spoglia dei panni felicemente sudati per indossare il vestito buono della festa. L’occasione è data dal "Kaulonia Tarantella Festival 2009": dopo i live con il Quartetto d’Archi Flegreo, Eugenio ha deciso di dare nuova forma alla sua produzione mettendo mano, insieme a Carlo Frasca e Antonello Paliotti, alle partiture. Partner ideale dell'operazione è l’orchestra del Teatro Cilea di Reggio Calabria diretta dal maestro Gennaro Cappabianca, con la partecipazione dell’Arlesiana Chorus Ensemble diretto da Carlo Frasca. La piazza di Kaulonia è pronta al gran ballo della liberazione dei sensi, e Tarantella Power accende la miccia dell’osmosi tra pubblico e artista. Degni di nota gli interventi degli ottoni, che consentono al brano un crescendo importante. Segue lo strumentale Antydotum Tarantulae dove prevale l’abilità del Bennato fine ricercatore e compositore. Su Ninna nanna di Carpino entra in scena la vocalist tunisina Mbarka Bentaleb che dona alla composizione un’interpretazione sofferta, da mamma del Sud del mondo. Echi di Kurt Weil e Bertolt Brecht risuonano in Tre somari e tre briganti di Domenico Modugno, dove spadroneggia la carica interpretativa del fido Mohammed Al Alaoui, che inframmezza la sua performance con interventi rap in lingua araba. Ancora Modugno con la trascinante Malarazza, vera e propria “protest song” contadina che fa da trait d’union con la "musica di terza classe" del sanremese Grande Sud. Lo stesso grande Sud che accoglie le carrette del mare dolenti e cariche di speranze vane di Ninna nanna 2002. E carrette che navigano il mare protagonista di Che il mediterraneo sia, gioiosa dichiarazione di vera e propria globalizzazione musicale, con l’apice del coinvolgimento fra orchestrali e musicanti tessuto da Francesco Loccisano (chitarra), Stefano Simonetta (basso), Walter Vivarelli (percussioni). A la festa della taranta segna l’ingresso sul palco di Sonia Totaro (con una mise che sottolinea la particolarità dell’occasione) e conclude la suite orchestrale recuperando sensazioni di Musica Nova grazie all'inserimento del riff di Pizzica minore. Sulle note di Lucia e la luna sfilano gli orchestrali, ma il flusso non s’interrompe, e l’introduzione spagnoleggiante della chitarra di Loccisano dice che il Ritmo di contrabbando non è stato messo a tacere. Anzi... il binomio Bennato-D’Angiò viene riproposto in Una donna bella. Porto d’arrivo e di partenze, quintessenza dell’EuBen-pensiero la toccante e malinconica La sponda sud. Pensiero talmente forte da trasformare, nella percezione popolare, un brano originale come Brigante se more in un canto della tradizione. Sul sentiero dei briganti troviamo anche Ninco Nanco, soprannome di Nicola Summa, primula rossa del brigantaggio. Il dvd si chiude con la sensualità e le movenze di Sonia Totaro in Taranta sound, manifesto programmatico di questo movimento che ha la forza di trascinare e coinvolgere folle simili a quelle che si ritrovano ai grandi concerti rock.
In definitiva, un prodotto godibile, nonostante alcune pecche in post-produzione audio video.
Articolo del
08/03/2010 -
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