BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Dead Meadow
Live @ Alibi, Roma - 31/05/2025
di
Ida Stamile
|
Nell'universo ibrido, al confine tra psichedelia e stoner rock, i Dead Meadow sono degli alfieri, veterani di un sogno lucido che da più di venti anni confluisce nella dimensione altra del suono. Lo sono anche dopo la prematura scomparsa del bassista Steve Kille e l'uscita postuma del loro ultimo album “Voyager To Voyager”.
Lo sono sul palco, da sempre pronti a condurre il pubblico nei loro viaggi sonori, lisergici e introspettivi. Lo sono stati durante il concerto all'Alibi di Roma, immersi tra amplificatori Orange, wah-wah e delay, detentori di un'atmosfera onirica dissolta nelle reiterazioni ossessive, nelle lunghe digressioni acide e nelle accelerazioni distorte.
I tempi molto dilatati dell'inizio del live hanno aumentato l'attesa e quel senso di sospensione appagante ben edificata poi dalla band sul palco. Ad aprire la serata ci hanno pensato gli Stonewood e la loro interessante commistione di stoner, grunge e punk, e l'heavy sound dei Gorilla Pulp.
I Dead Meadow si presentano sulla scena avvolti da un densa coltre di fumo e di effetti luminosi cangianti, restituendo un suono che ondeggia ovattato ed evocativo per tutta la durata del live, tra contorsioni sonore, riverberi e arcobaleni strumentali. La voce di Jason Simon è impalpabile, è eco eterea filtrata dai microfoni, mentre il basso modella oscurità ritmiche e la batteria polverose sonorità desertiche.
La setlist viaggia sulle note dell'ultimo disco “Voyager To Voyager” con brani come “The Space Between” e “Not The Season” ma anche su pezzi più datati come “What Needs Must Be”. Niente bis purtroppo, forse perché la lancetta dell'orologio segnava già l'una e quaranta.
I Dead Meadow dal vivo sono suono Sixties dall'animo contemporaneo. Sono magnetismo sonoro, che fluttua tra spazio e perdita, fumo e colori. Sono quella linea di confine verso mondi inesplorati abitati da demoni sonori, viandanti nel continuo flusso di una intensa esplorazione interiore.
Articolo del
03/06/2025 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/rLAPU49n624?si=rhq2U5zq4CneAghf
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|