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I giapponesi Mono sono gli alfieri della sperimentazione più pura, di quel sound in grado di superare i confini stessi del post rock per edificare un vortice strumentale infinito in balia di eteree visioni dal sapore quasi cinematografico e maestose bombe sonore dall'animo noise.
Questa forma sonora, in cui il suono diviene tangibile, poderoso e vibrante, è stata la protagonista indiscussa del loro live al Largo Venue. Quiete e tempesta si sono avvicendati in un'ora e mezza di concerto, senza sosta, viscerali e avvolgenti.
Con una puntualità a cui forse noi italiani non siamo più abituati, la band sale sul palco avvolta tra le nebbie di luci. Il chitarrista Takaakira “Taka” Goto saluta il pubblico dicendo: “Ciao, siamo i Mono da Tokyo, Giappone”, per poi lasciare spazio esclusivamente alla musica, nel silenzio quasi surreale della sala, mentre ogni nota crea spazi millimetrici nell'ascolto.
Il ritmo delle chitarre di Hideki "Yoda" Suematsu e Takaakira "Taka" Goto si intrecciano tra loro, si uniscono e si sfiorano, mentre anche le loro sagome, spesso in penombra, si lasciano contagiare dalla trascendenza delle melodie. Il basso di Tamaki Kunishi contribuisce con densità magnetica a creare un potente ponte ritmico e la batteria di Dahm Majuri Cipolla è battito in progressione, ora più morbido ora più potente.
La setilist si apre con gli intensi dieci minuti di “Run on” e le deflagrazioni di “We All Shine On”, dall'ultimo album “OATH” del 2024. Arriva poi la nenia spirituale “Innocence”, da “Pilgrimage of the Soul” del 2021 e la maestosa “Sorrow” da “Nowhere Now Here”, album del 2019 prodotto da Steve Albini. Si fluttua tra le note con “Pure As Snow (Trails Of The Winter Storm)” e “Ashes In The Snow”, da “Hymn to the Immortal Wind” del 2009, e si danza nel sogno con “Hear The Wind Sing”, con Kunishi alle tastiere. In chiusura approda “Time Goes By” e nel bis si fa un tuffo nel passato con l'ultraterrena “Recoil, Ignite”, da “The Last Dawn / Rays Of Darkness”.
I Mono dal vivo sono suono bianco come la neve e rosso come il fuoco, in un unico spazio fisico e strumentale. Sanno creare sul palco quella magia che è purezza ritmica, che è paesaggio sonoro che, come un ciclone incontenibile, sfocia nella catarsi.
Setlist: Run On We All Shine On Innocence Sorrow Pure as Snow (Trails of the Winter Storm) Hear the Wind Sing Ashes in the Snow Time Goes By
Encore: Recoil, Ignite
Articolo del
25/11/2025 -
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