“May you find music for your hearts: from my heart to yours”
Sono queste le parole che chiudono la descrizione sul booklet dell’uscita fisica di “A Ticket Home”, il nuovo album della arpista e cantante Giuseppina Ciarla.
Un disco autoprodotto (e nel quale è l’unica interprete) che racchiude 11 brani che riarrangiano in modo personalissimo 9 “classici” (2 sono invece i pezzi originali scritti da Giuseppina: Preghiera e L’Invasione di Farfalle), da Billie Jean di Michael Jackson a Que Sera, Sera, da Bella Ciao alla strumentale Oblivion di Astor Piazzolla posta in apertura.
L’arpeggio della Ciarla abbatte i più alti e robusti muri dell’indifferenza e solletica continuamente l’attenzione dell’ascoltatore, e la sua voce, sospesa tra un fraseggio e l’altro, costruisce ponti di una bellezza così fulgida da lasciar senza fiato. Ciò che già conosciamo si sveste del suo originario abito e si lascia coprire dalla sensibilità artistica di Giuseppina, intenta a tingerne le stoffe di arrangiamenti dalle sfumature preziose, delicate, sensuali.
I due pezzi inediti si fregiano di testi in italiano ed abbracciano in parte gli stessi orizzonti creativi verso cui l’artista ha indirizzato la sua opera di rielaborazione.
Un album, questo, che appare all’occhio come una finestra su di un luogo lontanissimo dai rumori e dalle ombre della società moderna, mentre l’orecchio, irrequieto compagno, volge il proprio pensiero al fascino introspettivo e seducente della musica di “A Ticket Home”.
«Ho costruito questo repertorio nota per nota, visitando ogni volta il luogo della mia dimora creativa. Per un musicista classico non è un percorso consueto, ma per me è stata un’esigenza che ho coltivato tutta la vita, come si fa con una piantina sul davanzale. Amorevolmente, proteggendola dalle intemperie e dagli sguardi di tutti. Ma la piantina continuava a crescere, fino a chiedermi di cambiarle posto. Prima sul terrazzo, poi finalmente in giardino. Qui, con tutti voi. A Ticket Home è la casa, la dimora ideale, il rifugio perfetto, il luogo in cui ci si sente liberi, a proprio agio. Per alcuni di noi una ricerca costante, per altri una comoda certezza. Questo album vi porterà nella vostra casa preferita, quella dei sentimenti, dei ricordi, dell’amore e della speranza» - Giuseppina Ciarla
Articolo del
30/09/2021 -
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