Dj Enzo Vuoti A Perdere  2007  Street Level Studio /Vibrarecords/ Self distrib. di Michele Cavagna

Dopo il buon ritorno dell’anno scorso con “Life Stories” - che l’ha sdoganato anche come mc - Dj Enzo si rifà vivo con questo “Vuoti A Perdere”. Autarchia assoluta a parte qualche base: Enzo si è autoprodotto il disco e ha curato personalmente ogni dettaglio, dai testi alle produzioni, dalla foto di copertina alla grafica. Non si può non provare un grandissimo rispetto per uno dei rappresentanti più longevi, coerenti e veri dell’hip hop italiano: i “poeti laureati” storceranno il naso ascoltando qualche imprecisione linguistica... cazzi loro.
Su “Vuoti A Perdere” Dj Enzo ha molto da dire: se “Life Stories” era un quasi esperimento per testarsi come mc, questo nuovo disco contiene la sua filosofia di vita e la sua visione delle cose. Chiaramente il punto di vista è rigorosamente street ed appartiene alle realtà periferiche dei quartieri più difficili da vivere: questo di certo dividerà gli ascoltatori tra chi conosce ciò di cui si parla e chi liquiderà questi contenuti come fantasie da fumetto; non tutti hanno avuto la sorte di crescere in centro città e “Vuoti A Perdere” vuole proprio dare visibilità e dignità a quelle realtà che sembrano marginali solo se guardate da piazza Duomo (di qualsiasi città si tratti).
Un elemento interessante che emerge da alcune tracce è il sapore decisamente old school dei sample nonostante questi si inseriscano su ritmiche attuali: “Comè”, ad esempio, presenta un beat molto irregolare e difficile (complimenti a Dj Enzo che qui, come mc, si è decisamente messo alla prova senza paura) ma il sax che spunta a tratti ricorda addirittura, per il suono e per come viene usato il campione, certe produzioni anni ’80 targate Bomb Squad (e scusate se è poco). La produzione ha soprattutto accenti south e underground NY ma si mantiene abbastanza fuori dai trend del momento: non si cerca assolutamente di cavalcare il suono che tira in classifica e chi conosce bene Dj Enzo non ne sarà certo sorpreso. Il livello medio delle basi è davvero buono e aderisce ai contenuti in maniera sorprendentemente efficace. Dovendo citare degli highlights peschiamo la gran prova di Mace su “Quando Il Tipo” (come se Dr. Dre fosse nato a Pioltello!), “Comè”, “Quei Bravi Ragazzi”, “Tra Rime E Panchine”, “Pistole Facili”, “Ferite Aperte”, il tribalismo plumbeo del Mista B di “Come La Vedi?” e la dolente drammaticità del Basetz di “Senza Distinzioni”. Tra i featuring Phase 2 (the Godfather of Graffiti!), Marracash, ODK (Oscar, Joker e Big Boss), Phrome e Rido. Menzione speciale per Joker che, su “Come La Vedi?”, suona disturbante come un incubo ad occhi aperti quando dice “Il tuo occhio offende il mio pensiero!”...davvero inquietante (in senso più che positivo ovviamente).
Al microfono Dj Enzo offre una prova convincente per contenuti, autorità e credibilità; tecnicamente è più che sufficiente e rimane comunque un rapper di sostanza più che di virtuosismo. Chi cerca equilibrismi, sfoggi di tecnica ed extrabeat ad ogni strofa cerchi altrove: qui conta qualcos’altro e se qualcuno non capisce questo punto è addirittura giusto che non ascolti il disco... non lo capirebbe e farebbe un torto a sé e al disco stesso.
Credo che “Vuoti A Perdere” verrà apprezzato maggiormente dai fan un po’ più stagionati, che hanno ancora nelle orecchie (e nel cuore!!) le sonorità e lo spirito di quello che l’hip hop era vent’anni fa. Questo non significa che un ragazzo più giovane non possa apprezzare questo lavoro: semplicemente farà più fatica a sentirselo “vicino”, il che non è assolutamente una colpa ma un dato di fatto.
Ascoltare l’ultimo disco di Dj Enzo riempie d’orgoglio chi ha tenuto duro per tanti anni e tiene stretto a sé lo spirito hip hop nonostante l’opinione sprezzante di molta intelligentia indie-alternative snob per questa musica... ’FANCULO!
“Il tuo occhio offende il mio pensiero!”
Articolo del  13/12/2007 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati