|
Facendo i dovuti scongiuri, le scuole dopo il durissimo periodo della pandemia e le restrizioni dei vari lockdown, stanno provando a tornare alla normalità. E’ il momento di pensare, progettare e condividere progetti che aiutino i ragazzi a riappropriarsi di una socialità e di una creatività condivisa. Ecco perché ci occupiamo del caso “Manara”, il liceo di Roma dove si può aprire un laboratorio che metta la musica al centro della vita di molti studenti.
Nel cuore di Roma, a Monteverde Vecchio, si trova uno degli Istituti Superiori storici della capitale: il Liceo Classico Statale Luciano Manara, un Istituto che integra diverse realtà territoriali visto che è frequentato non solo dagli studenti del quartiere, ma anche da giovani provenienti dal centro della città e dal suo popoloso quadrante ovest. Tanto che, nonostante il decremento di iscrizioni che ha interessato molti altri Licei negli ultimi anni, il Manara ha dapprima visto crescere il numero dei suoi iscritti, per poi assestarsi ad un livello di oltre 700 alunni, consono alle proprie strutture.
Chi l’ha frequentata racconta che questa è una scuola che si distingue non solo per il livello di studio ma soprattutto per un rapporto speciale con i professori. Laddove si denunciano spesso situazioni di scontro tra alunni e docenti, al Manara si cerca di non lasciare mai indietro nessuno.
E arriviamo alla musica, straordinario strumento di integrazione per eccellenza: al Manara è tradizione, recepita persino nel Regolamento d’Istituto, che studenti e studentesse si autogestiscano un periodo di ascolto musicale nel cortile dell’Istituto, durante la ricreazione che diviene così anche momento di svago, di relax e di cultura musicale. Questo li ha molto aiutati a superare un periodo buio della loro giovane vita come quello scandito dall’emergenza sanitaria conseguente al COVID, dove socializzare era divenuto quasi proibito.
Anche in quei due anni di scuola, nei brevi periodi in cui è stato consentito loro di frequentare in presenza, le ricreazioni – seppure a orari differenziati fra Ginnasi e Licei, con numeri contingentati e con obbligo di mantenere le distanze interpersonali e di indossare spersonalizzanti mascherine – la tradizione delle ricreazioni a suon di musica non si è interrotta, se non per brevi periodi.
Ora che siamo finalmente tornati alla (semi)normalità, gli studenti e le studentesse stanno cercando di meglio organizzare tale consuetudine ed hanno predisposto, a tal fine, un progetto denominato “musica in cortile”, con il quale sperano di poter coinvolgere ancor di più la comunità studentesca del Manara, limitando i fastidi e le lamentele che l’ascolto di musica più di qualche volta a volume troppo elevato arreca all’interno e all’esterno dell’edificio scolastico. I cardini di questo progetto sono: • l’ascolto di vari generi musicali, nel rispetto dei gusti del maggior numero di studenti e studentesse possibile; • la suddivisione della settimana scolastica con uno o più generi “a giornata”, andando ad ampliare la scelta ed includendo generi quali il cantautorato, il pop, il rock, il folk, l’hip hop, la classica ed altri ancora; • la condivisione della scelta dei brani da parte di tutti gli studenti e le studentesse (e, perché no, anche della Dirigenza, dei docenti e del personale ATA) tramite un sondaggio periodico in cui ognuno/a possa esprimere le proprie preferenze; • l’individuazione di studenti e studentesse che, su base volontaria, compilino sulla base delle preferenze espresse le playlist da cui la musica verrà riprodotta in maniera casuale; • la sorveglianza da parte dei rappresentanti degli studenti del rispetto dell’ascolto della musica a volume moderato, come previsto dal Regolamento d’Istituto.
Tale progetto e la consolidata attenzione alla cultura musicale e all’integrazione della comunità studentesca rendono, a nostro avviso, il Liceo Manara un esempio positivo per tanti altri istituti scolastici.
Sarà proprio partendo da questo vero e proprio laboratorio scolastico che cominceremo un viaggio, non solo giornalistico, per capire dopo il ritorno alla cosiddetta normalità post epidemia, quali sono le migliori iniziative per incentivare i ragazzi non solo all’ascolto e alla comprensione della musica contemporanea ma soprattutto al suo esercizio.
Si dice sempre che la scuola sia un presidio fondamentale per la crescita ed il futuro delle nuove generazioni. E la musica, dal suo ascolto alla sua pratica quotidiana, è una delle leve fondamentali per sviluppare la creatività e talento. E allora riportiamo la musica nelle scuole!
Articolo del
16/10/2022 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|