A distanza di nove anni dal precedente album di inediti, e a quattro da “The Complete Jeff Buckley and Gary Lucas Songbook” (l’album che riunisce i 12 brani scritti a 4 mani da Jeff Buckley e dal chitarrista americano Gary Lucas, compresi 5 inediti), ”The Niro torna con un nuovo lavoro, intimo ed emozionante, quasi interamente cantato in italiano.
”Un Mondo Perfetto” è il nuovo album del cantautore romano, in uscita venerdì 12 maggio 2023 per Esordisco e contiene dieci brani che parlano di amicizia, amore e affetti famigliari raccontando gli ultimi dieci anni di vita del cantautore e polistrumentista romano.
«Questo album è il mio “Fitzcarraldo» – dice The Niro. «In questo lavoro c’è dentro tutta la mia vita: racconto l’amore nelle sue infinite sfumature, da quelle più celebrative a quelle più cupe. Mentre pensavamo alla scaletta del disco, mi sono reso conto che questo album si avvicina più a un concept che a una raccolta di brani. Mi sono commosso più volte riascoltandolo, ma ho anche sorriso».
Il sound dell’album alterna momenti acustici e minimali ad altri in cui la musica è ricca e cinematografica. A differenza dei precedenti album di The Niro c’è più presenza del pianoforte e degli archi, mentre permangono come fari principali la chitarra classica e gli arpeggi sempre cari al cantautore romano, uniti alla sua superlativa vocalità.
The Niro racconta Un mondo perfetto brano per brano:
Un mondo perfetto Il brano racconta un incontro e la sua lenta trasformazione in uno scontro. Dal “tutto è possibile” al “niente è possibile”; un riassunto di pochi minuti di una vita che sembra una riproposizione di tante altre storie vissute. Lo specchio di un’epoca in cui ci si sente meno responsabilizzati a capirsi e allo scegliere altre strade, alla ricerca di altri Mondi Perfetti.
Cara Un racconto intorno al tema del giudizio, la ricerca di una verità che fa i conti con il dito puntato di chi valuta senza prima sondare il proprio modo di agire.
Dormi Dormi racconta la difficoltà di un uomo ad amare e far entrare qualcuno nelle proprie ferite, perché quando si fanno i conti con il dolore, tutto ciò che si desidera si trova aldilà della paura.
Non mi basta Non mi basta è un inno a lasciar andare ciò che è trascorso, voltare pagina e scrivere un nuovo capitolo.
Never Fall in Love L’amore visto come un sentimento che osa, agrodolce, che a volte cura, a volte ferisce.
Stiamo bene Il brano più spensierato del disco. Racconta l’innamoramento, quella fase chiave che riapre alla felicità, rivelata come una sorprendente speranza che allontana le paure.
I Just Wanna Dance È il brano che non mi sarei mai aspettato di scrivere. In un film visto prima dell’avvento del covid-19, ambientato durante la Seconda guerra mondiale, una ragazza ebrea viveva confinata nella soffitta dell’abitazione di un bambino filonazista. Nonostante le ovvie difficoltà i due ragazzi finiscono per diventare amici. Ricordai durante il lockdown il desiderio espresso da quella ragazza, ovvero che, finita la guerra, la prima cosa che avrebbe fatto e con tutto il cuore, sarebbe stata quella di ballare. Così, in quei giorni di esilio, feci mio quel pensiero e quella promessa, e scrissi questo brano, con il desiderio che una volta finito tutto, avrei ballato anche io.
Per poi rinascere Nascere una volta non è sufficiente, occorre rinascere. Attraverso piccole morti quotidiane ci offriamo la possibilità di rinnovarci. Ma è una morte che è una forma di vita, che sa di coraggio e possibilità. Vi è qui la parola fine che coincide proprio con il ricominciare e con il bisogno di rinascere per guardare alla vita con un nuovo entusiasmo,
Replay La perdita della felicità coincide con la ricerca di un bene originario, quello che si dovrebbe avere per la propria persona. Qui, infatti, Felicità sembra quasi il nome di una donna il cui amore si è perduto. In realtà, quando si perde la felicità, è la relazione con sé stessi che si interrompe.
Certi amori Quanto dura l’amore? Nel ricordo di mia madre il senso di quell’amore che non conosce morte e che non si è spento insieme alla sua vita. È un “per sempre” che mi dà il lampo di ciò che è eterno, e in questo addio che è invece un restare perenne, colgo la riconoscenza per questa nostra piccola infinità.
Articolo del
12/05/2023 -
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