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Dirty Three
“Love Changes Everthing”, un ritorno atteso per 12 anni
2024
di
Redazione XTM
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Il leggendario trio strumentale Dirty Three (Warren Ellis, Mick Turner and Jim White) annuncia il nuovo album ”Love Changes Everything”, uscito il 28 giugno su Bella Union. Riemersi ancora una volta dalle onde incessanti che si infrangono sulla nostre fragile nave del tempo (alla deriva nell’oceano eterno e che sta imbarcando acqua), i Dirty Three sono a) tornati, b) impigliati nelle alghe, sporchi e con tre sguardi minacciosi visibili a chilometri di distanza e c) non perdono un altro minuto perché niente è garantito.
Per il loro primo album in oltre dieci (sono passati 12 anni da “Toward the Low Sun” del 2012), hanno preso un volo, si sono riuniti e hanno cominciato a suonare. Fine della storia. Che altro c’è da dire o fare se non questo? La musica è il loro linguaggio, il loro vero amore; non smettono mai di ascoltare. E come dice il titolo, “Love Changes Everything”. Il primo singolo intitolato ’Love Changes Everything I’, arriva a riva con un video musicale di Anna White. Un saluto a sei mani al mondo da dove sono emersi i Dirty Three, “Love changes everything I” apre il nuovo album in una tempesta furiosa: il sole splende sui bordi affilati della viola di Warren Ellis e cavalca le evoluzioni della chitarra di Mick Turner e della batteria di Jim White. La potenza del power trio batteria-chitarra-violino-o-viola è rimasta intatta negli anni. I Dirty Three si sono formati a Melbourne nel 1992 e nel giro di un paio di anni sono usciti dall’Australia e diventati globali. Nei dieci anni successive hanno fatto tour in tutto il pianeta, inciso sette album e si sono separati per unirsi in altre collaborazioni con una miriade di stimati artisti (Nick Cave, Cat Power, Bonnie “Prince” Billy, PJ Harvey, Nina Nastasia).
Negli ultimi 20 anni, si sono riuniti alcune volte per rinnovare i voti, riaccendere i motori, suonare a qualche concerto o realizzare un album. Come per “Love Changes Everything”, un album che sgorga con la limpidezza dell’acqua di sorgente e cede il passo a fangosi zampilli di distorsione, chitarre sporche, sbavature di violini e a una batteria pestata a volte oltre la capacità di ricezione dei microfoni. Questa band è nata per invecchiare così com’è oggi. Il tempo non conta. Ogni volta fanno cantare la saggezza accumulata nei secoli come qualcosa di nuovo. Si rinnovano. E alla fine l’Amore cambia ogni cosa.
Articolo del
01/07/2024 -
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